21 dicembre 2006

Focus, copertina dedicata all'ipnosi e sezione dedicata all'ipnosi ericksoniana


Il numero di focus di dicembre 2006 sull'ipnosi terapeutica è impreciso e superficiale - come è dimostrabile ad esempio dalla enfasi eccessiva sulla relazione fra emisfero cerebrale destro e ipnosi, la quale è ancora ampiamente dibattuta. E' tuttavia positivo il passaggio da una visione dell'ipnosi come magia a una visione dell'ipnosi come scienza. In questo significato di transizione possono essere accettati certi miscugli di cattivo gusto, quali la persistenza di riferimenti alla "magia" o a fenomeni folkloristici nella sezione dedicata all'ipnosi ericksoniana.

Milton Erickson, dimostrazione di induzione ipnotica con levitazione del braccio e catalessia

25 settembre 2006

Primo intervento di chirurgia dentale in ipnosi trasmesso in TV


Scots woman first patient to get dental op under hypnosis - Evening Times: "E' stata una donna scozzese la prima a sottoporsi a un intervento di chirurgia dentale sotto ipnosi, in quella che è ritenuta la prima operazione di questo tipo al mondo (condotta dal Dr. Mike Gow, dentista e ipnotista, e dal Dr. Faqir).
Wendy Spencer ha sostituito gli anestetici tradizionali con l'essere messa in trance per un impianto dentale.
La procedura prevede di solito anestesia locale o generale (in questo caso sostituita dall'anestesia ipnotica) e consiste nell'inserzione di cilindri di titanio nell'osso mascellare. Nell'operazione è stato necessario anche rialzare la membrana del seno mascellare per fare spazio all'impianto.
Il dr. Gow aveva usato l'ipnosi in passato per aiutare i paziente a smettere di digrignare i denti e per curare ansia e dipendenza dal fumo.
L'operazione è stata filmata e trasmessa in un documentario televisivo, Hypnosurgery Live.

24 settembre 2006

Chirugia ipnotica dal vivo. Ipnosi e anestesia.


channel4.com / More4 / Hynosurgery Live: "Una ricerca sulla possibilità di usare l'ipnosi per ridurre o addirittura sostituire l'uso degli anestetici in chirurgia.
Uno speciale di due ore presentato da Sarah Smith in cui ci si chiede se l'ipnosi non debba essere maggiormente disponibile per le persone che non possono usufruire degli anestetici convenzionali.
Il programma include dibattiti e esempi dal vivo dell'efficacia dell'ipnosi nell'ambito della chirurgia e si conclude con una operazione di ernia praticata sotto ipnosi senza l'uso dell'anestesia.
La tecnica dovrebbere essere maggiormente disponibile nel sistema sanitario nazionale? Potrebbe potenzialmente salvare vite, offrire una più ampia gamma di scelte e accelerare il processo di guarigione?"

12 settembre 2006

Wikipedia fallisce nella definizione di Ipnosi


Molto meglio le versioni in inglese e in francese.

Scarso è il mio voto a Wikipedia per quanto riguarda l'ipnosi. Un consiglio molto semplice all'autore o agli autori: consultare le definizioni ufficiali per avere un chiaro punto di partenza. Ecco il link a Ipnosi secondo Wikipedia.

Se qualcuno fosse in disaccordo con il mio giudizio, il mio consiglio sarebbe di andare a leggere la definizione di ipnosi nelle versioni di Wikipedia in inglese: Hypnosis on Wikipedia. E in francese: Hypnose - Wikipedia.

03 agosto 2006

Alopecia areata, l'ipnoterapia aiuta


L’ipnoterapia sembra migliorare l’outcome clinico nei pazienti con alopecia areata: "In 12 pazienti, dopo 3-8 sessioni di ipnoterapia, è stata osservata una ricrescita dei capelli del 75-100%, con una crescita totale in 9 di questi pazienti, tra cui 4 pazienti con alopecia universale e 2 con ofiasi."

Operazione commerciale, torna l'incubo della regressione ipnotica


Continua l'incubo della regressione ipnotica alle vite precedenti (sempre vite da VIP)
«Io sono Marilyn!». Uno psichiatra conferma - Corriere della Sera: "E' ciò che sostiene Sherrie Lea Laird, spalleggiata dallo psichiatra di Malibu Adrian Finkelstein, laureato presso la Menninger School of Psychiatry di Topeka, nel Kansas. Proprio il medico sostiene di aver scoperto la vita precedente della Laird tramite la regressione ipnotica, una tecnica attraverso la quale le esperienze del passato vengono rievocate per aiutare i pazienti a risolvere i conflitti che turbano il loro presente. Le sedute di ipnosi cui è stata sottoposta Sherrie-Marilyn sono trascritte e prontamente trasformate in un libro: «Marilyn Monroe ritorna: la guarigione dell’anima»"
E' chiaramente un'operazione commerciale, nata dall'idea di sfruttare la somiglianza fra le due donne.

02 agosto 2006

40 anni oggi, le donne e il corpo


A 40 anni le donne odiano il proprio corpo - Corriere della Sera: "...non manca chi ha provato perfino l'ipnosi nella speranza di perdere peso."
Confermo che la richiesta dell'ipnosi per dimagrire è frequente. Specifico che l'ipnosi non sta al dimagrimento come l'esercizio fisico, invece, sta al dimagrimento. L'ipnosi può aiutare nell'ambito della motivazione e del controllo e cambiamento delle abitudini.

Massaggia le corde vocali, caro insegnante


Brush up your vocal cords, teachers told - Britain - Times Online: "Gli insegnanti devono imparare a "interpretare" meglio la loro parte, se vogliono tenere viva l'attenzione degli studenti". Il Times di oggi si focalizza su un dibattito relativo alle abilità comunicative degli insegnanti, sottolineando in questo caso l'importanza dell'uso della voce. Gli inglesi stanno cercando di dare nuovo vigore al sistema educativo e vogliono che gli insegnanti siano relazionalmente preparati. Crescere non è solo un questione di contenuti, è anche una questione di relazioni. A maggior ragione oggi che saper lavorare in gruppo è condizione sine qua non del successo professionale.

30 luglio 2006

Spot in stile ipnotico


The mesmerizing ad for HeadOn. By Seth Stevenson Su Slate, quotidiano online fra i più importanti al mondo, è apparsa un'analisi dello spot di HeadOn (HeadOn è un prodotto per il mal di testa) che si focalizza sugli aspetti ipnotici usati nella progettazione dello spot. Lo spot sta facendo impazzire gli americani. ;)

Risarcimento per l'Ipnotista da 2.5 Milioni di Sterline


Hypnotist wins libel fight over 'bogus PhD' stories - Britain - Times Online Secondo il giudice, il Daily Mirror non è riuscito a dimostrare che McKenna, l'ipnotista bionico, abbia effettivamente comprato la laurea alla La Salle University di Louisiana. McKenna vince quindi la causa per diffamazione.

Che colpo sarebbe stato per i fan dei SuperEroi dell'Ipnosi e della Psicologia! Ora invece possono dormire sonni tranquilli, i poteri dei loro protettori sono veri e non basati su vuote parole. Poveri noi comuni e mortali ipnoterapeuti.

28 luglio 2006

McKenna vince la causa e può continuare a fare spettacolo


MediaGuardian.co.uk | Media | McKenna wins libel case against Mirror L'ipnotista televisivo McKenna ha vinto la causa con il Daily Mirror che lo aveva accusato di aver comprato la laurea. Tanta pubblicità e anche qualche bella mazzetta in più per il divo, che potrà curare ancora meglio la propria immagine.
La foto a fianco è un bell'esempio di iconografia dell'ipnosi in stile "a me gli occhi" + "mindpower". Poveri noi!

13 luglio 2006

Paul McKenna, ipnotista da palcoscenico, accusato di aver comprato la laurea


I worked hard for my degree, says hypnotist - Britain - Times Online: "PAUL McKENNA, the stage hypnotist, was accused yesterday of wanting to put three letters after his name with a bogus doctorate from an American University"

Non so se le accuse mosse siano fondate e seguirò con interesse gli sviluppi del processo. Di certo, di uomini che affermano frasi del genere "Passa un giorno con me e cambierò per sempre il modo in cui pensi il cibo" non si può non dubitare. Sono in molti, purtroppo, a diffondere una cattiva idea di ipnosi.

Fate una visita al suo sito commerciale per rendervene conto: Paul McKenna.

12 luglio 2006

La divulgazione dell'ipnosi a Macerata


Cronache Maceratesi - Il blog-giornale della nostra provincia: "Ho ricevuto oggi nel mio studio Silvia e Fausto, gli inviati di SecondoPiero per la prova dell’ipnosi."
Sono molto favorevole alla divulgazione scientifica che cerca di far comprendere senza semplificare troppo. Ringrazio Secondopiero.com per l'interesse e la partecipazione.

Questa serà inoltre sarà presentato un filmato documentario sull'ipnosi alla rassegna di cortometraggi al Caffè Venanzetti.

08 luglio 2006

Terry Wallis, il cervello riprende a funzionare


Man's brain rewired itself after crash - More Health News - MSNBC.com
Il cervello di quest'uomo, Terry Wallis, 42 anni, si è ricollegato da solo, grazie alla formazione di nuove connessioni neuronali, dopo 20 anni in uno stato di coscienza ridottissimo (minimally conscious state) in cui era sveglio ma senza poter comunicare se non con cenni e grugniti. Ha bisogno di cure per mangiare e non può camminare, ma il linguaggio migliora e ora può contare fino a 25 senza interruzioni. Ricorda la sua vita prima dell'incidente ed è convinto che Reagan sia ancora presidente e che la sua età è 20 anni.
I ricercatori monitorano la ricrescita sinaptica con speciali macchinari di neuroimaging che non sono ancora disponibili negli ospedali e nei centri di riabilitazione e che misurano i movimenti dell'acqua nelle e intorno alle cellule cerebrali. Possono avere una "mappa di come crescono le connessioni".

Qui la notizia: MSNBC Video

21 giugno 2006

Ipnosi, capacità di giudizio e coinvolgimento emotivo

Primo file audio di prova per i miei futuri contributi audio e video. Potete ascoltare direttamente dal lettore flash sottostante o clickare il link successivo per ascoltare con MediaPlayer il file in formato Mp3 (in questo secondo caso avrete l'inconveniente di una pubblicità iniziale).


powered by ODEO

Ipnosi, capacità di giudizio e coinvolgimento emotivo.

La capacità di giudizio e la capacità di provare emozioni non sono come due piatti di una stessa bilancia, che all’innalzarsi dell’uno corrisponde necessariamente un abbassamento dell’altro. La capacità di giudizio poggia anche su un buon controllo delle emozioni e il controllo delle emozioni prevede la possibilità di sperimentare emozioni senza esserne soggiogati. Sbaglia chi confonde il controllo emotivo con la sterilità emotiva.
Il lavoro della psicoterapia è una buona palestra al riguardo, perché prevede sia l’empatia (cioè la capacità di sentire le emozioni altrui) che il giudizio distaccato. Ciò vale ancora di più per la psicoterapia ipnotica, perché l’ipnosi prevede un particolare fenomeno di sintonizzazione (in inglese tuning in) fra terapeuta e paziente.
L’ipnosi è uno strumento molto utile per creare una concordia fra capacità di giudizio e capacità di provare emozioni. Gli ultimi studi sull’ipnosi, alcuni pubblicati in riviste scientifiche di primaria importanza quali Nature e Science, danno credito a questa riflessione basata sull’esperienza personale e clinica.

L'ipnosi a Macerata, si riaccende l'interesse?

Dopo le ultime, ulteriori, negative notizie sulle rapine effettuate con l'ipnosi a Macerata e nel territorio maceratese (avvenimenti che dovrebbero essere valutati attentamente prima di chiamare in causa l'ipnosi), finalmente l'ipnosi torna a far parte della del lato positivo della nostra comunità. Dopo il convegno sull'ipnosi e lo sport, oggi tocca alla giovane e ampia comunità si Secondopiero.com.
A questo link potete leggere il mio intervento di oggi su Cronache Maceratesi, il blog giornale della nostra provincia curato da Matteo Zallocco.

06 giugno 2006

Ipnosi in gravidanza: l’epidurale naturale

Un commento grazie alla recente indagine Istat sulla gravidanza.

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Corso Cavour 137, Macerata

0733291271


Ogni cinque anni l’Istat dedica un’indagine alla gravidanza in Italia. I dati fanno dell’Italia il paese con il più alto numero di parti con il taglio cesareo dell’intera Unione europea: la percentuale è pari al 36,9 per cento, oltre il doppio del 15 per cento raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità (la media europea è 23,7 per cento; Stati Uniti 27,5 per cento; Canada 21,2 per cento).
Nel commentare i dati l’Istat sottolinea che le donne “preferirebbero il parto naturale” e parla esplicitamente di “sovrautilizzazione delle prestazioni diagnostiche” (numero medio delle ecografie uguale a 5,5 per le donne con gravidanza fisiologica, invece delle vecchie 3 ecografie, con il 29 per cento delle donne che mostra di aver fatto sette o più ecografie).
Data la recente affermazione del Ministro della Sanità di garantire l’epidurale a tutte le donne in gravidanza per partorire senza dolore, non sarebbe migliore promuovere l’ipnosi per il parto, la quale è naturale, aiuta anche a gestire ansie e paure e può essere inserita in un corso preparatorio di gruppo (quindi a un costo moderato)?

21 aprile 2006

Radio Erre Recanati: intervista sull'ipnosi

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Corso Cavour 137, Macerata

Sono molto contento dell'interesse che l'ipnosi sta suscitando nella zona di Macerata, Ancona e Ascoli Piceno. L'intervista telefonica di questa mattina su Radio Erre Recanati, condotta da Maria Manzotto, mi ha dato l'opportunità di iniziare a fare chiarezza su alcuni pregiudizi e di spiegare quali sono le reali e salutari possibilità dell'uso dell'ipnosi. L'argomento sarà approfondito grazie alle domande degli ascoltatori in una prossima diretta radiofonica di cui vi terrò al corrente.
Ringrazio Maria Manzotto e Radio Erre Recanati.

20 aprile 2006

Ipnosi e Sport: Tiro a Volo, Matteo Mercuri

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Corso Cavour 137, Macerata



Resto del Carlino, Macerata Primo Piano, articolo di Matteo Zallocco.

Ringrazio Matteo Zallocco per l'interesse e l'accuratezza con cui ha condotto l'intervista. Rimanendo in tema, posso affermare che ha centrato il nucleo dell'attività di preparazione che io e Matteo Mercuri stiamo portando avanti.

14 aprile 2006

"Ipnosi mediatica" e "Ipnosi artistica"

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Macerata, Corso Cavour 137

Alcuni critici d’arte si appropriano della parola ipnosi in modo creativo. In questa recensione la parola ipnosi viene usata per distinguere due forme di suggestione, l’una “addormentante” e patogena, l’altra “risvegliante” e curativa: la prima sarebbe l’ipnosi mediatica; la seconda sarebbe legata all’arte, la quale propone un uso alternativo, ma sempre ipnotico, dell’attenzione.
Vi si legge: “L’arte contemporanea è una forma di coscienza, una sollecitazione sensoriale che deve servire a svegliare lo spettatore da un torpore provocato da ipnosi mediatiche, consumistiche e tecnologiche. Deve mandare in cortocircuito, anche se solo per un attimo, il senso critico dello spettatore. Le opere come enigmi visivi, metafore classiche, situazioni di stress, giochi. Lo spettatore è spesso al centro dell’opera con la quale deve o può interagire.”

Link: Exibart.

L'ipnosi nell'immaginario collettivo: la radice dionisiaca

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Corso Cavour 137, Macerata

Ipnosi nel linguaggio dei media. Ipnosi nell’immaginario collettivo.
La parola ipnosi compare associata ad un linguaggio mitologico di rinascita e di rinnovamento in questa recensione di uno spettacolo teatrale di Luttazzi: LoSpettacolo.

13 aprile 2006

Una lettura della retorica berlusconiana

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Corso Cavour 137, Macerata

Estratto di un articolo di Carlo Stagnaro:
“Come ha potuto Berlusconi recuperare il terreno perduto? Da gennaio 2006 è stato in televisione a ripetere il mantra: Abbiano mantenuto le promesse elettorali; se la nostra performance è stata povera, è stato a causa di condizioni esterne sulle quali non avevamo controllo alcuno, come l’11 settembre, la stagnazione economica che è europea piuttosto che italiana, ecc. Cinque anni fa il suo mantra è stato, taglierò le tasse; ora è stato, la Sinistra aumenterà le tasse. Il nuovo governo deve prendere atto della realtà che gli italiani sono profondamente interessati all’argomento tasse.”

La retorica politica vincente viene definita implicitamente come lettura dei bisogni del popolo e ripetizione di concetti semplici legati a tali bisogni.

Link: Read Italy Lips, Carlo Stagnaro

06 aprile 2006

Come la parola ipnosi è usata in politica: Intervista al sociologo Ferrarotti

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo, Macerata

Intervista a Ferrarotti su ASCA spa. La parola ipnosi appare di nuovo associata alla politica e a Berlusconi, ancora una volta come strumento di potere unilaterale, come mezzo per soggiogare e non come particolare relazione terapeutica:
“In parte gli italiani continuano a credere in Berlusconi perchè c’è in lui questo alone del successo. Però come tutti i carismi, come tutte le ipnosi quella di Berlusconi ho l’impressione che abbia perso lo smalto.”

05 aprile 2006

Ipnosi per il parto su DonnaModerna

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Macerata, Corso Cavour 137

Si parla di ipnosi su donna moderna, speciale dedicato alla gravidanza:

"È una tecnica che ti permette di raggiungere uno stato di calma e di rilassamento senza perdere coscienza. In pratica è una forma di auto-suggestione grazie alla quale la mente si viene a trovare in una condizione simile a quella che precede immediatamente il sonno. Il dolore risulta alleviato e i tempi del travaglio sembra si accorcino. La preparazione al parto in ipnosi deve iniziare durante la gravidanza in genere a partire dal settimo mese, sotto la guida di un medico ipnotista."

Per avere notizie più complete leggete qui: L'ipnosi per un parto naturale senza complicazioni.

04 aprile 2006

Ipnosi Macerata: facilitare la lettura con i feed

Sveglio (Ipnosi Macerata) inserisce l'icona per i feed.



Finalmente anche io ho inserito l'icona per i feed di Psicoblog, per facilitare la lettura tramite un aggregatore di feed, tipo sharpreader e feedreader.

Dr. Roberto Blarasin,
Psicologo,
Corso Cavour 137, Macerata
.

Allenamento e Riabilitazione: Concentrare il pensiero sui muscoli

Dr. Roberto Blarasin, Psicologo, Macerata

Mantenere l’attenzione sul risultato finale dei vostri sforzi è controproducente ai fini del potenziamento fisico. La cosa migliore, invece, è cercare di visualizzare i propri muscoli al lavoro e mantenere una concentrazione costante su ciò che il corpo sta facendo. Questo tipo di attenzione contribuisce sensibilmente ad aumentare la forza fisica.

In un esperimento della Hull University è stato riscontrato un miglior lavoro delle fasce muscolari coinvolte negli esercizi dopo che agli atleti è stato chiesto di concentrarsi specificamente su ciò che stavano facendo, immaginando i movimenti per così dire “dal di dentro”. Una minore attività muscolare è stata invece registrata nei momenti in cui i soggetti hanno spostato l’attenzione sulla più generica immagine di loro stessi impegnati nell’attività.

Questa visualizzazione va usata solo per certi tipi di allenamento o per la riabilitazione, perché rende difficile l’azione: ci si focalizza sul muscolo e si dimentica l’azione complessiva. Si pensi per esempio a un calciatore impegnato in un rigore: se puntasse l’attenzione solo sui movimenti delle sue gambe probabilmente otterrebbe un calcio potente, ma altrettanto probabilmente non segnerebbe il punto.

Il metodo potrebbe trovare una valida applicazione nel campo della riabilitazione, ovvero in tutti quei casi in cui un muscolo deve riprendersi o in seguito a un trauma. In questo caso, pensare allo sforzo muscolare mentre si eseguono anche i più piccoli movimenti può essere un valido aiuto e contribuire a velocizzare la guarigione.
E’ chiaro che l’ipnosi e l’autoipnosi possono incrementare notevolmente questo tipo di preparazione mentale tramite visualizzazione.

Link: BBCNews Mind control over Muscles

31 marzo 2006

Convegno Ipnosi a Macerata su Google News

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo Macerata


Grazie ad un lettore del blog ho scoperto che la notizia del convegno è apparsa sulle news di google digitando "ipnosi": Ipnosi su GoogleNews

Macerata, Ipnosi nello sport: un'altra notizia

Dr. Roberto Blarasin,
Psicologo Macerata


Navigando su internet ho trovato un altro sito che ha dato la notizia del convegno "Ipnosi e Sport" di venerdì scorso: Notizie flash dalla provincia in tempo reale su BBC Network: Ipnosi e sport, incontro a Macerata.

29 marzo 2006

Apprendimento durante il sonno e la veglia: le Neuroscienze ancora verso Erickson?


Il sonno aiuta la memoria: lo abbiamo visto qui: Apprendimento? Dormici sopra.
Ma il cervello non smette mai di elaborare e strutturare ciò che in futuro dovrà ricordare. Philippe Peigneux, nell’articolo apparso sulla rivista PloS Biology, ha monitorato l’attività cerebrale di volontari impegnati in compiti di attenzione uditiva, ogni compito di durata 10 minuti, con un intervallo di mezz’ora fra un compito e l’altro, durante il quale i volontari dovevano imparare qualcosa di nuovo (nella prima sessione un itinerario in una città virtuale, nella seconda alcune sequenze di rappresentazioni visivo-motorie). Insomma, compiti di attenzione intervallati da compiti di apprendimento.

L’attività cerebrale durante il secondo e il terzo monitoraggio dei compiti di attenzione uditiva era sistematicamente modificata, rispetto al primo, dal tipo di apprendimento che aveva luogo nella mezz’ora di pausa. La risonanza magnetica funzionale, inoltre, ha mostrato che nel corso dei compiti di attenzione aveva luogo l’elaborazione delle tracce mnemoniche appena formate.

Lo studio dimostra per la prima volta che il cervello umano non mette semplicemente le nuove informazioni in “attesa” (stand by) aspettando un periodo di calma o di sonno per consolidarle; esso continua a elaborarle dinamicamente non appena ha fine l’episodio cognitivo (di apprendimento), anche se deve affrontare una serie ininterrotta di attività differenti.

Questo aspetto mi richiama alla mente le parole di Milton H. Erickson, che era solito “seminare” i concetti che la persona avrebbe dovuto apprendere alla fine; e che insegnava che una parte di noi continuerà ad apprendere anche mentre saremo impegnati in qualcos’altro.
Ancora una volta, le neuroscienze dimostrano la profonda conoscenza che Erickson aveva della mente umana (vedi anche questo aticolo: Fidati del tuo inconscio).

Fonte: Offline Persistence of Memory-Related Cerebral Activity during Active Wakefulness

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Macerata

28 marzo 2006

Il Resto del Carlino, L'ipnosi nello sport


Il Resto del Carlino
Articolo del giorno 24/03/2006, Macerata

Convegno “L’ipnosi nello sport”
Ne parla Blarasin al teatro dei Salesiani

Link: Il Resto del Carlino

Corriere Adriatico: Convegno su ipnosi e sport


Corriere Adriatico
Articolo del giorno 23/03/2006 Cronaca di Macerata

Domani sera l’appuntamento a cura della Robur
Convegno su ipnosi e sport

Link all'articolo: Corriere Adriatico online

Ipnosi e politica: la suggestione di Berlusconi

L’ipnosi in politica è associata alla figura del Cavaliere, Silvio Berlusconi. Un esempio esplicito è l’editoriale del Corriere della Sera del 16 marzo 2006, di cui riporto una parte:

La suggestione che non c'è più

Il Cavaliere e la rivoluzione liberale
Massmediologi ed esperti di retorica politica analizzeranno con i loro propri criteri le ragioni (i tic lessicali, la gestualità eccetera) che non hanno consentito al Berlusconi del faccia a faccia con Prodi di esibirsi nella più smagliante performance televisiva della sua carriera di comunicatore (…): lo svanire della suggestione liberale che per oltre dieci anni ha connotato la stessa identità pubblica del leader del centrodestra.
Una suggestione, non un insieme sistematico e coerente di teorie. Ma comunque una suggestione potente che, sin dalla sua subitanea irruzione, ha conferito al berlusconismo un’energia «rivoluzionaria », una carica esplosiva nei confronti dei logori schemi culturali della politica italiana (…) Una suggestione che spezzava la continuità del verbo (…) Una forza incontenibile (…) Da subito questo atto di fede nel mercato incarnato da Berlusconi (…) quell’appello al vitale «ordine spontaneo» delle società occidentali (…) fu al centro del credito politico che (dopo quello accordato da
due liberali doc come Antonio Martino e Giuliano Urbani) persino un intellettuale disincantato fino al sarcasmo esistenziale come Lucio Colletti e addirittura un politico navigato, e da sempre fautore di una inedita «rivoluzione liberale», come Marco Pannella concessero a Berlusconi. (…) all’imprenditore ardimentoso e di successo di intercettare gli «spiriti animali» di un capitalismo asfissiato dalle ragnatele in cui la società italiana sembrava rassegnata prigioniera (…) Berlusconi il profeta (…). Il grigiore contabile della prosa di Berlusconi è anche lo spegnersi di un’energia primaria: la perdita di un’anima che non si sa nemmeno come sostituire.
Pierluigi Battista

In questo editoriale la suggestione è associata al vitalismo e al culto dell’energia primordiale ed è quindi pericoloso strumento di obnubilamento della coscienza critica. Anche in questo caso, quindi, il registro è quello retorico enfatico, non quello realistico e scientifico.

Ipnosi e arte moderna


Come l’immagine dell’ipnosi viene trasmessa nell’arte moderna.

La parola ipnosi compare molto spesso nelle recensioni di mostre o spettacoli di arte moderna, ogni volta con lo stesso significato di “rapimento”, “estasi” e “smarrimento”; come nel paragrafo seguente, tratto da una recensione di uno spettacolo del gruppo MK (Exibart; Mkonline):

Ai nostri occhi ora l’individuo, ora il gruppo di individui, appare quasi come la creta, fra le mani di uno scultore che cambia continuamente idea sul risultato finale da raggiungere. In questa performance l’indecisione, il caos, il cambiamento imperano, dandole una fluidità che conquista e rapisce lo spettatore, il quale si trova coinvolto in una sorta di ipnosi psichedelica. Aiuta verso questa perdita di coscienza lo spazio nel quale i corpi si muovono: un ambiente vuoto, grigio, nel quale il gioco delle luci illumina i punti sui quali focalizzare l’attenzione, ma allo stesso tempo crea zone d’ombra insondabili.

L’ipnosi è intesa come un allucinogeno utile ad aprire le porte della percezione verso una realtà fatta di mistero. Un'immagine suggestiva più che reale.

27 marzo 2006

Nuovi studi sulla propriocezione

La capacità di percepire dove sono posizionate le varie parti del nostro corpo in assenza di segnali dall'esterno, definita come propriocezione, deriva da segnali provenienti dal cervello e non dagli arti.
Privati della sensibilità all’arto tramite anestesia o restrizione del flusso sanguigno, i soggetti dell’esperimento non riuscivano più a percepire correttamente la posizione della propria mano se mossa da altri. Tuttavia, invitando i volontari a muovere autonomamente la mano, questi ritornavano coscienti della posizione dell'arto, come se la volontà di muovere la mano prevalesse sulla mancanza dei segnali inviati dall'arto.
La scoperta potrebbe far luce su fenomeni quali la sindrome dell'arto fantasma, per la quale gli amputati avvertono ancora forti sensazioni dall'arto mancante. Altre ricerche saranno condotte per identificare i percorsi neuronali che caratterizzano il senso della propriocezione in condizioni normali. Tali studi saranno interessanti anche per comprendere meglio la propriocezione in stato ipnotico.

Fonte: Journal of Physiology

24 marzo 2006

Disturbi del sonno in gravidanza: ipnosi

I disturbi del sonno sono molto frequenti in gravidanza; e sottovalutati. Il Journal of the American Medical Association spiega che tra i primi sintomi della gravidanza ci sono la fatica e la sonnolenza durante il giorno e che i cambiamenti nel sonno iniziano tra l’undicesima e la dodicesima settimana (circa 7,4 ore di sonno per notte, quasi mezz’ora più del sonno abituale, ma ci si sveglia più volte, riposando meno).

Con il proseguire della gravidanza, i cambiamenti fisiologici interferiscono sempre di più con il sonno: la pressione dell’utero sulla vescica costringe ad alzarsi più volte durante la notte; i movimenti fetali, la sensibilità del seno, il dolore nella zona lombare e i crampi alle gambe rendono più difficoltoso trovare una posizione comoda. Al terzo trimestre le ore di sonno si sono ridotte a 6,9 e l’11 per cento del tempo passato a letto lo si trascorre sveglie.

Inoltre, durante i primi tempi della gravidanza, possono insorgere due particolari disturbi del sonno: la sindrome delle gambe senza riposo e l’apnea ostruttiva notturna.

Infine, la perdita di sonno, oltre alla prevedibile stanchezza, può causare depressione, problemi di relazione con il partner e con i familiari.

Come emerge dall’articolo, anche se le conseguenze dei disturbi del sonno sul feto devono ancora essere confermate da nuovi studi è bene non sottovalutare la questione. L’ipnosi può aiutare molto, in modo naturale, senza farmaci.

Fonte: Lamberg L. Sleeping poorly while pregnant may not be “normal”. JAMA 2006; 295(12):1357-1361.
Via YahooNews.

22 marzo 2006

GoMarche: Ipnosi e Sport, convegno a Macerata


GoMarche.it: La notizia è comparsa oggi, 22.03.06.
Link: L'ipnosi aiuta lo sport?

21 marzo 2006

Ipnotismo nell'arte: Seduta Ipnotica di R. Bergh


Hypnotisk seans (Seduta ipnotica; Hypnotic seance), 1887
Autore: Richard Bergh, 1858-1919
Olio su tela
Nationalmuseum, Stockholm

L'ipnosi per aiutare a vivere con il cancro

Tratto dal sito dell'AIMaC - Informare per aiutare a vivere con il cancro:

Se l’ipnosi può realizzare risultati non indifferenti non solo con le verruche,
ma anche in affezioni mediche importanti come nel trattamento degli ustionati
gravi, cosa può fare in condizioni di patologie ancora più gravi come per
esempio il cancro?

Sono ormai incontrovertibili gli studi che mostrano
una netta riduzione del dolore (associato al cancro) e della nausea e del vomito
(associati alla chemioterapia) nei pazienti trattati con tecniche di attivazione
e sostegno della mente.
Il primo studio venne pubblicato nel 1982 dal dottor
D. Spiegel, psichiatra del Dipartimento di Psichiatria della Stanford
University, in California, (Spiegel H & Spiegel D., 1978).

20 marzo 2006

L'ipnosi nello sport: convegno a Macerata

Venerdì 24 Marzo, alle ore 21,00 presso la sala teatro dei “Salesiani” di Macerata, organizzato dalla P. G. S. Robur Macerata, si svolgerà un convegno dal tema:

“L’IPNOSI NELLO SPORT”

Relatore della serata sarà il Dott. Roberto Blarasin, Psicologo e socio della società italiana di ipnosi, presenti saranno il Sig. Matteo Mercuri, atleta nazionale della FITAV (Federazione Italiana Tiro a Volo). Coordinatori della serata saranno il Dott. Mariano Avio e il Sig. Marco Coltorti, vice Presidente della P. G. S. Robur.
Il convegno è aperto a tutte le associazioni sportive della Provincia ed a tutti i loro dirigenti ed istruttori.

L’ipnosi e le altre forme di allenamento mentale si dimostrano particolarmente utili nelle attività sportive. L’incontro ha lo scopo di presentare in modo chiaro l’ipnosi moderna nella sua applicazione allo sport, sgombrando il campo dai pregiudizi sull’ipnosi ed esponendo le diverse strategie ipnotiche per migliorare i risultati delle attività sportive e delle prestazioni più impegnative.
La società sportiva Robur Macerata, che lo scorso anno ha celebrato i 100 anni di vita, conferma la propria attenzione agli aspetti innovativi della cultura dello sport, declinando l’attività agonistica secondo l’esigenza di una crescita individuale e sociale.

Induzione ipnotica: alcune caratteristiche

Questo post è un estratto, rielaborato in alcuni punti, di un ottimo articolo pubblicato dal Dr. Massimiliano Zisa nel suo blog Ipnositerapia.

Nella prima fase (la fase dell’induzione) si verifica un primo cambiamento dello stato di coscienza. Si possono riscontrare sull’EEG (Elettroencefalogramma) una accentuata presenza delle onde alfa tipiche degli stati di rilassamento e di distacco dalla realtà esterna (si passa cioè dalle onde beta, predominanti durante la veglia e gli stati di vigilanza e allerta, alle onde alfa, più lente). L'alterazione delle proprie vibrazioni cerebrali comporta una rallentamento anche di altre attività (respiro, pulsazioni cardiache) e viceversa.
L’ipnosi però non equivale al sonno, perché una persona addormentata reagisce solo a stimoli intensi e non è in comunicazione con il mondo esterno. L'invito al rilassamento somatico e al sonno funzionano bene perché permettono un distacco graduale dall'ambiente esterno, ma è possibile indurre un'ipnosi anche in altri modi.

Successivamente, con la focalizzazione dell'attenzione all'interno, si manifesta un predominio delle onde theta, ancora più lente, che caratterizzano la trance vera e propria. È da notare che le onde theta si manifestano di solito nel periodo che precede il sogno (fase ipnagogica). Questo stato, che normalmente è vissuto passivamente o fugacemente, nell'ipnosi viene mantenuto per tutta la seduta e utilizzato a fini terapeutici.

A questo livello l'ipnotista, riconoscendo i segnali fisiologici di una trance, passa all'utilizzo di un linguaggio metaforico-allegorico, proprio dell'emisfero destro del cervello, che nel frattempo si è trasformato nell'emisfero dominante. Si possono quindi creare delle "realtà ipnotiche" dove l'individuo, attingendo alle sue risorse profonde e agli "apprendimenti esperienziali", potrà fare nuove esperienze e sviluppare nuove associazioni.

Tra l'altro si è scoperto, tramite la PET, che le realtà prodotte in ipnosi sono virtuali solo sino a un certo punto per il cervello, poiché i soggetti a cui si comandava di pensare di correre su un prato, attivavano i medesimi percorsi neuronali attivi durante una "vera corsa". Noti campioni sportivi che si allenano mentalmente ripetendo ogni movimento e immaginandosi completamente la scena della gara tramite tutti i sistemi sensoriali (questa è la stessa tecnica che permise all'ipnoterapista Milton Erickson di riabilitarsi).

Ci sono vari esperimenti che dimostrano la validità di questo principio: "Uno studio ha guardato agli effetti dell'esercizio mentale opposto a quello fisico nel tendere e rilassare un dito della mano sinistra. Questo piccolo esercizio muscolare venne ripetuto per cinque sessioni alla settimana su di un periodo di quattro settimane - per un totale di venti sessioni d'allenamento. Metà dei partecipanti eseguì fisicamente l'esercizio, mentre un secondo gruppo ne immaginò soltanto l'esecuzione per lo stesso numero di sedute d'allenamento. Al termine delle quattro settimane, la forza del dito di ogni partecipante venne confrontata con quella degli appartenenti ad un gruppo di controllo che non avevano praticato lo stesso allenamento. Per il gruppo che aveva eseguito fisicamente l'esercizio la potenza del dito era aumentata del 30%, mentre il gruppo di controllo fece registrare un incremento di potenza del tutto trascurabile. [...] Ma cosa era successo agli individui che si erano esercitati soltanto nella palestra della mente? - La forza nel loro dito era aumentata del 22%, quasi quanto in seguito all'allenamento fisico! [...] l'incremento osservato nella forza era dovuto unicamente a variazioni a livello cerebrale, le quali a loro volta erano state causate dalla stimolazione del circuito di neuroni interconnessi che controllano i movimenti delle dita. Attivandosi insieme ripetutamente, questi circuiti cerebrali si erano irrobustiti ed espansi, proprio come nel cervello dei violinisti e dei lettori Braille." (Ian H. Robertson, Il cervello plastico, Rizzoli, 1999, pp. 53-54)

Rapine con l’ipnosi: i media alimentano i pregiudizi

Ancora rapine con l’ipnosi: i media non analizzano il fenomeno e ripropongono uno stereotipo sull’ipnosi e sui poteri degli ipnotisti.

L’articolo riportato sotto, comparso ne Il Giornale.it, non analizza l’accaduto. La signora ben vestita e insospettabile, che si presenta alle spalle della pensionata, crea in quest’ultima confusione e sorpresa, le quali, unite allo stato d’allarme che nasce in queste situazioni, possono provocare uno stato di passività e condiscendenza in chi si sente indifeso. Non si tratta, quindi, di tecniche ipnotiche né tanto meno di speciali poteri della donna, veicolati tramite lo sguardo.

Ipnotizzata e derubata di Bancomat e soldi

Anziani raggirati e derubati a casa, ma anche per strada con la tecnica dell'ipnosi. Ne sa qualcosa una pensionata di 78 anni che qualche giorno fa, mentre si trovava davanti ad uno sportello bancario per un prelievo, si è vista portar via il tesserino del bancomat e, senza capire come, costretta a rivelare il codice per il prelievo ad una misteriosa donna dallo sguardo magnetico. Quando si è ripresa dal “torpore” è corsa in caserma a denunciare l'accaduto. Ma l'abile ladra aveva già provveduto a prelevare dal conto della donna tutto il consentito. È successo in un piccolo comune alle porte di Magenta dove vive la vittima, una nonnina lucida e arzilla nonostante la veneranda età. Che, proprio per evitare di fare brutti incontri fuori dalla Posta, da tempo aveva preferito farsi accreditare la pensione sul conto corrente, dal quale effettuare prelievi con il bancomat a ogni necessità. Giovedì mattina si è recata in centro per fare delle compere, ma prima di infilarsi nel negozio, è passata dalla banca per disporre di danaro contante. Ha infilato la tessera nello sportello bancomat, ha
digitato il codice ed era già pronta a ritirare le banconote richieste.
Improvvisamente alle sue spalle si è materializzata una donna di circa 40 anni, elegante e di bell'aspetto. Insomma una persona che non desta affatto sospetto.
Con gesto rapido la sconosciuta si è impossessata del tesserino per i prelievi; poi fissando intensamente negli occhi la vittima è riuscita a farsi riferire il codice pin.
La pensionata, che pure non era in alcun modo minacciata, ha snocciolato senza batter ciglio le cifre richieste, che l'altra ha annotato mentalmente prima di scomparire, lasciando la malcapitata in uno stato confusionale. Poco dopo però la nonnina si è ripresa ricordando in parte quanto era accaduto. A quel punto ha realizzato il pericolo incombente, ovvero che qualcuno stava per prosciugarle il conto, così ha lanciato l'allarme per quanto accaduto poco prima. Subito è stata avvertita la banca perché bloccasse il bancomat sottratto insieme al codice; ma prima che le precauzioni venissero attuate, la truffatrice aveva già provveduto a svuotare parte del conto della pensionata.


Link: il giornale.it

17 marzo 2006

L’ipnosi ericksoniana e la fibromialgia


La fibromialgia è stata descritta nella prima metà del 1800. Agli inizi del 1900 venne considerata una malattia infiammatoria dei muscoli (fibrosite). Alla fine degli anni '40 venne esclusa la presenza di infiammazione per cui la fibromialgia venne considerata una malattia su base psicologica. Il moderno concetto di fibromialgia e di tender points risale al 1978. Nel 1990 sono stati messi a punto i criteri diagnostici e nel 1994 la diagnosi di fibromialgia è stata accettata a livello internazionale con la cosiddetta "Dichiarazione di Copenhagen". Si tratta quindi di una malattia conosciuta da molto tempo, ma che solo recentemente è stata meglio definita.

Il termine fibromialgia è una malattia reumatica che colpisce i muscoli causando un aumento di tensione muscolare: tutti i muscoli (dal cuoio capelluto alla pianta dei piedi) sono in costante tensione.
Questo comporta numerosi disturbi:
1. innanzi tutto i muscoli tesi sono causa di dolore che in alcuni casi è localizzato (le sedi più frequenti sono il collo, le spalle, la schiena, le gambe), ma talora è diffuso dappertutto
2. i muscoli tesi provocano rigidità e possono limitare i movimenti o dare una sensazione di gonfiore a livello delle articolazioni
3. i muscoli tesi è come se lavorassero costantemente per cui sono sempre stanchi e si esauriscono con grande facilità: questo significa che chi è affetto da FM si sente sempre stanco e si affatica anche per minimi sforzi.
4. i muscoli tesi non permettono di riposare in modo adeguato: chi è affetto da FM ha un sonno molto leggero, si sveglia più volte durante la notte e alla mattina, anche se gli sembra di avere dormito, si sente più stanco di quando si è coricato (si parla di "sonno non ristoratore").

La tensione muscolare si riflette a livello dei tendini (che sono strutture fibrose tramite le quali i muscoli si attaccano alle ossa) che diventano dolenti in particolare nei loro punti di inserzione: questi punti dolenti tendinei, insieme ad alcuni punti muscolari, evocabili durante la visita medica con la semplice palpazione, sono una caratteristica peculiare della FM e vengono definiti "tender points".

La terapia non farmacologica che negli ultimi anni ha radicalmente cambiato l'approccio terapeutico e la prognosi della FM è certamente la terapia di rilassamento muscolare: training autogeno di Schultz, terapia cognitivo-comportamentale, terapia di rilassamento basata su tecniche ericksoniane. Le prime due tecniche di rilassamento hanno un limite nella scarsa adesione dei pazienti al programma terapeutico a causa della lunga durate dello stesso e della complessità dell'approccio. La terapia di rilassamento di tipo ericksoniano (terapia breve) è invece preferibile per la rapidità dell'effetto terapeutico (entro la quinta seduta) per l'efficacia su tutti i parametri esaminati (numero di punti tender, disturbi del sonno, astenia, dolore globale) e per la durata dell'effetto almeno fino al 6° mese dal termine del trattamento.

Fonti:
Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica;
Fibromialgia.it.

L'odissea di Giorgio Rocca e le sirene mediatiche dell'ipnosi


Giorgio Rocca ha matematicamente vinto la coppa del mondo di slalom speciale con una gara di anticipo, l'ultimo italiano a vincere la coppa del mondo di slalom fu Alberto Tomba nel 1995.

Oggi sul Corriere della Sera è stata pubblicata un intervista a Beppe Vercelli, il preparatore mentale di Rocca, di cui tanto si è parlato per l’uso dell’ipnosi e per gli “interruttori” dello stato autoipnotico dello sciatore. Giorgio Rocca ultimamente è sembrato in difficoltà e subito si è pensato che l’ipnosi non funzionasse o che lo sciatore fosse tornato a essere umano e non più un robot. E’ un tipico esempio di pregiudizio sull’ipnosi: in realtà l’ipnosi non fa magie e non ci trasforma in essere speciali. L’ipnosi era stata inquadrata male dai giornalisti, complice anche Vercelli, il quale ha sfruttato il clamore per pubblicare il libro “Vincere con la mente”. Ha ragione, invece, la professoressa Muzio, docente di psicologia della sport: “Bisogna fare attenzione allo psicologismo: non è bene dare un peso eccessivo alla componente mentale, pur essendo importante”.
La professoressa non ha ragione, invece, quando afferma che di ipnosi si parlava soprattutto anni fa, forse alludendo all’ipnosi come disciplina superata. L’ipnosi sta riprendendo vigore proprio in questo ultimo periodo, come dimostra il rinnovato interesse in medicina. E’ una nuova ipnosi, differente, scientificamente interessante e consolidata, di cui anni fa si aveva poca consapevolezza.

L'amigdala nei disturbi d'ansia

L’amigdala è coinvolta nella paura soggettiva nei pazienti con disturbi d’ansia.

In particolare il senso soggettivo di paura e disagio sarebbe correlato al flusso ematico cerebrale regionale nell’amigdala destra, ma non nell’amigdala sinistra, durante induzione dell’ansia nei soggetti con disturbo d’ansia sociale, fobie e disturbo da stress post traumatico.

La psicoterapia del disturbo d’ansia sociale comporta una riduzione del flusso ematico cerebrale regionale a livello dell’amigdala. L’ipnosi agisce in modo particolare sull’emisfero destro del cervello e sull’amigdala.

Fredrikson M , Furmark T , Ann NY Acad Sci 2003; 985:341-347

15 marzo 2006

Terapia Ipnosi: su Salute di Repubblica

L’articolo seguente fa parte di un approfondimento sul settimanale Salute di Repubblica del 9 marzo 2006. Sono rimasto piacevolmente sorpreso di notare che l’ipnosi è presentata in modo divulgativo e serio allo stesso tempo. Vengono sottolineati e corretti alcuni pregiudizi diffusi e viene nominato Milton H. Erickson e non soltanto Freud.

Terapia ipnosi
Si usa in molti campi. Utilizzata in medicina dall'Ottocento, per un po' di tempo anche da Sigmund Freud, ha ampie possibilità di impiego in medicina. Uno stato di "sospensione del giudizio", nel quale è possibile guidare il paziente e curarlo. Ad una condizione: che collabori.

di Claudia Bortolato

Uno strumento terapeutico versatile, di facile somministrazione e per di più praticamente innocuo. Unico neo: è per molti, ma non per tutti, poiché funziona solo su soggetti motivati e "collaboranti". Parliamo di ipnosi clinica: di quella tecnica che può eliminare il dolore, risolvere diversi problemi comportamentali e sradicare malattie psicosomatiche di varia natura. Nulla a che spartire con esibizioni da piccolo schermo, dunque, bensì pratica medica di tutto rispetto, le cui origini ''intrecciano con quelle della moderna psichiatria. "L'ipnosi fu utilizzata per la volta sui malati di isteria dal neurologo francese Jean Martin Charcot, nella seconda metà dell'800. Anche Freud se ne servì per un breve periodo, ma dobbiamo a Milton Erickson, psicoterapeuta statunitense, la definitiva riscoperta dell'ipnosi e la sua trasformazione in terapia medica", ricorda Giampiero Mosconi, presidente dell'Associazione Medica Italiana per lo Studio dell'Ipnosi. Difficile, ancor oggi, definire compiutamente cos'è la trance ipnotica, ovvero la condizione nella quale il paziente si trova dopo che il terapeuta ha praticato quella che tecnicamente è definita induzione (suggerimento ipnotico). Si tratta di uno stato di coscienza modificato, a metà tra il dormiveglia e il cosiddetto "incantamento", nel quale le difese razionali sono minori. Uno stato di coscienza caratterizzato dalla chiusura agli stimoli esterni e di apertura a quelli interni. "Con l'ipnosi, l'emisfero sinistro, legato alle funzioni logiche e razionali, viene disattivato a beneficio di quello destro, preposto al pensiero di tipo metaforico e alla visualizzazione. È un processo che non comporta l'annullamento della volontà, ma soltanto una sospensione del giudizio che, altrimenti, impedirebbe all'inconscio di esprimersi liberamente", spiega ancora Mosconi. Una condizione, questa, che facilita l'incanalamento verso meccanismi di autocura di tutte quelle potenzialità represse nell'inconscio e "deviate" in malattia psicosomatica. Uno stato, quello della trance, con una base fisiologica solo in parte, per ora, sviscerata. "È stato rilevato che nel soggetto ipnotizzato si verifica una variazione fisiologica della normale attività nervosa", spiega il dottor Antonio Maria Lapenta, psichiatra a Torino e presidente del Centro italiano di ipnosi clinica e sperimentale. In particolare, sembra che si modifichi il rapporto tra attività del sistema nervoso simpatico e parasimpatico, i due meccanismi che rispettivamente accelerano e frenano l'attività del corpo. Inoltre, l'ipnosi può influire anche su alcuni meccanismi fisiologici che non dipendono dalla volontà, come pressione arteriosa e battito cardiaco". Dunque, con la trance ipnotica si può proficuamente intervenire su diverse problematiche.


Link: Terapia Ipnosi, Repubblica

Ipnosi: opinione su Repubblica

Riporto un articolo comparso oggi su Repubblica online. Sono contento che si sia ricominciato a discutere seriamente di ipnosi nei media. Nell’articolo sottostante viene presentata un’opinione condivisibile in una visione dell’ipnosi come strumento e non come modello a se stante (ipnosi ericksoniana). Non viene accennato affatto il fattore fondamentale della relazione che si instaura con il proprio psicoterapeuta, dal quale dipende la variabilità dei risultati della psicoterapia, ad esempio per quanto riguarda l’anoressia e la bulimia.

Un rimedio contro fobie e dipendenze

FREUD definì l'ipnosi "l'oro dei poveri" perché in diversi casi consente di raggiungere più rapidamente, e dunque con minor costi, gli stessi obiettivi che si possono centrare con la psicoanalisi. "L'ipnosi è utile in tutte le nevrosi d'ansia, soprattutto in quelle di tipo sociale, come la paura di parlare in pubblico, e in quelle fobiche, come claustrofobia e agorafobia, nonché negli attacchi di panico", precisa Lapenta. Altro possibile campo d'azione dell'ipnosi è quello dei disturbi comportamentali, come forme di dipendenza (fumo, alcol) e, soprattutto se in tandem con psicoterapie cognitivo-comportamentali, i disturbi dell'alimentazione, come la bulimia. In tutte queste condizioni, il terapeuta cerca di stimolare la capacità di autocontrollo della persona. I risultati? "Generalmente apprezzabili per tabagismo, molto variabili per alcolismo e anoressia-bulimia, rarissimi - se non nulli - nelle tossicodipendenze", conclude Lapenta.

Link: Ipnosi, Repubblica

Informazione scientifica: la prospettiva della Social Market Foundation

Condivido le raccomandazioni del pamphlet "Science, Risk and the Media: Do the front pages reflect reality?", pubblicato dalla Social Market Foundation, la quale accusa i media di "sensazionalizzare" la scienza pur di fare notizia, creando una confusione che porta spesso conseguenze deleterie per il pubblico:
- Giornali ed emittenti televisive e radiofoniche dovrebbero assumere più personale laureato in facoltà scientifiche.
- Scienziati e neolaureati dovrebbero essere incoraggiati a intraprendere carriere nell’informazione e le università dovrebbero offrire lauree scientifiche multidisciplinari che includano anche argomenti di etica.
- Gli esponenti politici dovrebbero avere un più alto grado di comprensione della percezione pubblica del rischio: i sentimenti di scelta e controllo giocano un ruolo importante nell’influenzare come il pubblico risponde allo sviluppo scientifico.

"Credo che i media dovrebbero essere molto cauti sul come riportare le evidenze scientifiche e devono essere certi che le persone capiscano che ci sono alcuni rischi riguardanti certe pratiche ma che spesso i dati riportati non sono definitivi", conclude Claudia Wood della Social Market Foundation. L’opuscolo include i punti di vista del Ministro della Scienza inglese, Lord Sainsbury, del capo del Dipartimento di etica della British Medical Association, Vivienne Nathanson, di David Ball, professore di Risk Management presso la Middlesex University, e di Vivienne Parry, Science Correspondent del Guardian.

Link: Social Market Foundation
Fonte: Il pensiero scientifico editore

L'ipnosi per il parto: partorire in modo naturale e piacevole

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Macerata

Abbiamo indicato come l’ipnosi per il parto sia una modalità salutare naturale per la madre e il bambino e come i benefici superino di gran lunga il semplice controllo del dolore tramite analgesia e anestesia ipnotiche.

Il primo segnale del parto è il dolore. Il travaglio e il parto sono accompagnati da un rafforzamento costante del dolore e dell’ansia, che si manifesta come sensazione di insicurezza indefinita e che aumenta la percezione del dolore. L’ipnosi agisce sia sulla componente somatica che emotiva del dolore. Per questo è utilizzata anche in caso di taglio cesareo e di interventi ginecologici.

L’ipnosi inoltre aumenta la volontà e la capacità di collaborare, migliora il periodo post-operatorio aumentando la protezione dal dolore, riducendo il bisogno di farmaci, stimolando una ripresa della funzionalità polmonare, bronchiale e alimentare, facilitando l’espletamento delle funzioni fisiologiche, favorendo una deambulazione precoce e innalzando il tono dell’umore.

Lo stato ipnotico è caratterizzato in questi casi da un piacevole rilassamento, da una aumentata capacità di spostare l’attenzione dal dolore alla bellezza del momento che si sta vivendo, da un aumento dell’autostima e della fiducia in sé, da una aspettativa ottimistica e da una facilitazione della capacità naturali di partorire della donna.

Si sa che oltre il 90% delle persone sono ipnotizzabili e che una donna in gravidanza ha una motivazione forte e quindi risponde molto bene all’ipnosi. Non è inoltre richiesto un particolare approfondimento della trance , in modo che la donna possa partecipare attivamente alla nascita del proprio bambino, godendo degli aspetti positivi.

La preparazione al parto mediante ipnosi si svolge di solito in 8 sedute di un’ora ciascuna, a cadenza settimanale, singole o collettive (con massimo 3 pazienti), negli ultimi due mesi di gestazione.

07 marzo 2006

L'ipnosi nella guarigione delle fratture ossee

La Harvard Medical School ha condotto ricerche sull’effetto dell’ipnosi in relazione alla guarigione fisica.
12 persone con una recente frattura ossea sono state divise in due gruppi. Entrambi i gruppi hanno seguito il protocollo ortopedico standard, ma solo uno ha usufruito anche di un trattamento ipnotico.
I risultati hanno segnalato una guarigione più rapida nel gruppo sottoposto anche a ipnosi a 9 settimane dall’inizio del trattamento. I raggi X hanno rivelato una differenza significativa sulla frattura già a sei settimane. Il gruppo sottoposto a ipnosi, inoltre, mostrava una mobilità migliore e ha usato meno analgesici. I ricercatori hanno concluso che “nonostante il campione limitato di soggetti, i dati suggeriscono che l’ipnosi è in grado di migliorare la guarigione anatomica e funzionale in caso di frattura e che ulteriore studi sulle possibilità dell’ipnosi devono essere svolti”.

Articolo: “Using hypnosis to accelerate the healing of bone fractures: a randomized controlled pilot study", by Ginandes, CS, Rosenthal

02 marzo 2006

L'ipnosi come cura della bellezza nelle "Spiritual Spa"

Dopo Hypnose, profumo della Lancome, ecco che l’ipnosi viene utilizzata per pubblicizzare l’evoluzione delle Beauty Farm, le "Spiritual Spa".

Si parla di “Bellezza spirituale", di battaglia alle rughe attraverso la meditazione e l’ipnosi. Il motto è essere ‘belle dentro’ per diventare belle fuori.
Nuovi templi del corpo e della mente, dove si praticano sedute d’ipnosi o corsi di meditazione, per le quali è iniziata anche la produzione di un linguaggio cosmetico ad hoc, fatto di "creme che sollevano il morale" e "sieri per la cura dello specchio dell’anima", e di evoluzioni tecnologiche del vecchio lettino dell'analista: la Blue Box è una specie di chaise-longue altamente tecnologica, che combina terapia di colori, musicoterapia e massaggio. L’invecchiamento della pelle del viso è combattuto - secondo il messaggio promozionale - con un trattamento fatto d’ipnosi, shiatsu e micropeeling.

Nessun problema se l'ipnosi viene associata alla meditazione, in particolare in questo periodo in cui le neuroscienze mostrano di essere interessante a entrambe; il problema arriva quando ipnosi e meditazione vengono associate alla bellezza a fini commerciali. La salute psicologica e la crescita interiore sono dei fini e non dei mezzi per raggiungere le bellezza esteriore.

Alcuni link: Spiritual Spa; Health Spa.

28 febbraio 2006

L'ipnosi nella pubblicità: Hypnose di Lancome


Ho potuto notare con divertimento che la pubblicità di Hypnose, il nuovo profumo della Lancome, è presente nell'Aeroporto Charles De Gaulle di Parigi, nelle sale d'attesa subito prima dell'imbarco.
...come aiuto per chi ha paura di volare? :)

Ipnosi e Sindrome dell’Intestino Irritabile (SII)

Abbiamo già parlato dell’ipnosi nella sindrome del colon irritabile (Articolo 1; Articolo 2). Vorrei riportare oggi il testo di un articolo di Mariapaola Salmi su Repubblica (27.02.2006):


"Mal d’intestino
Una sindrome a larga diffusione, sottovalutata e poco curata.
La complessità del "secondo cervello"

Non è vero che l'allungamento del colon è causa di stipsi. Non sempre una dieta povera di fibre è responsabile del problema, anzi qualche volta aumentarne l'assunzione peggiora i sintomi, e non è dimostrata una correlazione diretta tra alvo difficile e introito di liquidi. Gli ormoni sessuali in gravidanza possono solo rallentare il transito intestinale. È improbabile che i lassativi stimolanti, nei dosaggi raccomandati, possano essere dannosi per il colon, inoltre non è vero che essi inducano stipsi dopo sospensione. Le false credenze sulla Sindrome dell'Intestino Irritabile (SII) sono troppe, fare chiarezza è di aiuto ai pazienti.

Accertati, invece, sono la diffusione del disturbo intestinale, ne soffre il 10-15% della
popolazione generale giovane-adulta con punte del 35% in alcune aree geografiche, e una prevalenza da due a tre volte maggiore tra le donne, e i costi che per gli 8 paesi più industrializzati superano i 41 miliardi di dollari l'anno. Un disturbo quello da intestino irritabile (per definizione caratterizzato da dolore e disagio addominale, gonfiore e funzionalità intestinale alterata con costipazione e/o emissioni frequenti) ritenuto all'esordio poco più che una "noia".

"Preoccupa, intanto, che solo il 25% dei malati si rivolge al medico di base o allo specialista", a parlare è Enrico Corazziari, gastroenterologo all'Università "La Sapienza" di Roma, "poi che nel 50% dei casi la sindrome è di natura funzionale, ed infine che il 92% dei pazienti presenta gli stessi sintomi a distanza di 10-13 anni dalla prima diagnosi". Nel tempo i disturbi aumentano, la qualità della vita si riduce e
il malato è costretto a una sorta di isolamento sociale e lavorativo.

Una seria valutazione dei sintomi (con l'ausilio delle più recenti linee guida RomeII) e una precoce diagnosi, invece del frequente "fai-da-te" con diete sbagliate, prodotti di erboristeria, lassativi non idonei o stoica sopportazione, potrebbero evitare la cronicizzazione del problema che alla lunga può comportare lesioni del pavimento intestinale, e innumerevoli quanto inutili interventi chirurgici. Il segreto per arrivare alla soluzione è instaurare un rapporto di estrema fiducia e confidenza col medico curante e "capire" il proprio intestino. "Considerato a ragione il "secondo" cervello del nostro organismo", spiega Peter J. Whorwell, gastroenterologo all'ospedale universitario di South Manchester, "l'intestino da un lato controlla la sua
motilità e sensibilità grazie al sofisticato plesso mioenterico che lo avvolge, dall'altro produce enormi quantità di serotonina, neurotrasmettitore
sintetizzato anche dai neuroni, le cellule del sistema nervoso, che ha molto a che fare con il tono dell'umore
. Proprio uno squilibrio dell'asse sistema nervoso centrale-sistema nervoso intestinale indurrebbe un'alterata produzione di serotonina con le conseguenze che sappiamo".

Ipnosi, attività di rilassamento, 5HT4 agonisti della serotonina (stipsi) e 5HT3 antagonisti della serotonina (diarrea), antispastici, fibre, procinetici come il tegoserod, non ancora registrato in Italia, antidepressivi e probiotici, anche questi ancora non registrati da noi, possono risolvere il disturbo insieme a qualche etto di fiducia in più verso se stessi."

Fonte: Repubblica

19 febbraio 2006

Decisioni complesse: fidati del tuo inconscio. La ricerca conferma le tesi di Milton H. Erickson

Fare la scelta giusta: l’effetto della deliberazione senza attenzione. La ricerca scientifica conferma le intuizioni di Milton H. Erickson.

“Fidati del tuo inconscio (Trust your own unconscious)”, consigliava Milton H. Erickson ai suoi pazienti e ai suoi allievi. “L’ipnosi profonda è lo stato in cui il tuo funzionamento inconscio non è disturbato dalla mente cosciente”. “L’inconscio non è solo la sede del conflitto e dei complessi, è anche la fonte delle tue risorse”. Sono concetti chiari nel modello dell’ipnosi ericksoniana. Ebbene, ricerche scientifiche recenti sul pensiero (in)conscio durante decisioni complesse mostrano che Erickson aveva ragione. E che la convinzione comune che il pensiero cosciente conduca alle migliori decisioni è sbagliata. Di più, secondo tali studi sono specialmente le decisioni complesse che andrebbero prese attraverso il pensiero inconscio.
Lo annunciano sulla rivista “Science” Ap Dijksterhuis e colleghi dell’Università di Amsterdam, che hanno reclutato 80 persone per una serie di test decisionali in grado valutare quanto sia funzionale una decisione basata sulle facoltà coscienti piuttosto che su quelle inconsce.
I soggetti dello studio avevano a disposizione alcune informazioni e dovevano prendere decisioni circa l’acquisto di oggetti banali come uno shampoo oppure più impegnativi come quello di un’auto. La coorte era però divisa in due gruppi: al primo veniva chiesto semplicemente di scegliere tra diversi prodotti solo in base alle informazioni disponibili; all’altro, di prendere visione delle informazioni riguardo ai prodotti e infine di prendere rapidamente una decisione sull’acquisto, ma solo dopo aver risolto alcuni rompicapo e giochi logici, in modo da tenere occupate le facoltà cognitive e da riuscire a “cogliere di sorpresa” la parte più inconscia della mente.
“Ciò che abbiamo trovato – ha spiegato Dijksterhuis – è che quando la scelta era in qualche modo semplice, come l’acquisto di un paio di guanti o di uno shampoo, le persone effettuavano scelte migliori, ovvero rimanevano soddisfatte nel seguito, se si approcciavano all’informazione in modo cosciente. Nel caso invece di decisioni più complesse, come nell’acquisto di una casa, il ‘pensare troppo’ portava i soggetti a fare la scelta sbagliata. Se invece si teneva occupata la mente nella soluzione di rompicapi, la parte inconscia era in grado di considerare tutte le informazioni e di arrivare infine a decisioni complessivamente più ponderate.”

Fonte: On Making the Right Choice: The Deliberation-Without-Attention Effect, Ap Dijksterhuis & coll.; Department of Psychology, University of Amsterdam (Science 17 February 2006)

15 febbraio 2006

Stress, Psicoterapia e Patologie cardiache: Aritmie

Si sa che lo stress psicologico aumenta la probabilità di eventi aritmici ventricolari. Tuttavia non era mai stato dimostrato che un intervento di gestione dello stress potesse diminuire l’instabilità elettrica ventricolare in pazienti con defibrillatori impiantabili cardioverter (ICD: implantable cardioverter-defibrillator).
Secondo uno studio recente, la psicoterapia cognitivo-comportamentale, diminuendo l’ansia e migliorando la condizione della bilancia simpatovagale, può abbassare la probabilità di aritmie in pazienti ICD.

Fonte: American Heart Journal - Prevention of Implantable Defibrillator Shocks By Cognitive Behavioral Therapy: A Pilot Trial

09 febbraio 2006

Smettere di fumare: cambiamento graduale o improvviso?

L'idea prevalente nello smettere di fumare prevede che il fumatore prepari i propri tentativi di smettere di fumare in anticipo; si ritiene che, così facendo, aumentino le probabilità di successo.

Una ricerca condotta in Inghilterra su 918 fumatori che hanno fatto almeno un tentativo di smettere di fumare e su 996 ex-fumatori, da 16 anni in su, mostra che il 48,6% dei fumatori riporta che il più recente tentativo di smettere di fumare è stato messo in atto immediatamente dopo che la decisione era stata presa; che i tentativi non-programmati di smettere di fumare avevano una probabilità maggiore di successo per almeno 6 mesi (fra coloro che aveva fatto un tentativo tra 6 mesi e 5 anni prima, le probabilità di successo erano 2.6 volte maggiori nei tentativi non-programmati rispetto a quelli programmati; nei tentativi di smettere fatti 6-12 mesi prima, la probabilità era 2.5 volte maggiore); tali differenze sono rimaste invariate indipendentemente dall’età, dal sesso e dalle differenze socioeconomiche.

La ricerca propone un modello di cambiamento secondo il quale i fumatori hanno differenti livelli di tensione motivazionale da fermare e diversi “interruttori” (triggers) ambientali che attivano gli stati motivazionali. Se un “interruttore” riguarda la rinuncia immediata alle sigarette, ciò può essere l’indizio di un cambiamento più maturo rispetto ai tentativi di progettare un piano per smettere di fumare in un determinato, prossimo futuro.

Fonte: "Catastrophic" pathways to smoking cessation: findings from national survey
Robert West, Taj Sohal, University College London

08 febbraio 2006

Sete e Dolore: interazione e plasticità

La sensazione di sete facilita l'insorgenza della reazione dolorosa gli stimoli esterni. Lo rivela uno studio pubblicato dalla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

“Questa è l’ennesima dimostrazione della plasticità dei meccanismi di espressione del dolore”, spiega Michael Farrell dell’Howard Florey Institute di Melbourne. “In questo caso particolare, una lieve perturbazione dei livelli di elettroliti, cioè ciò che fondamentalmente dà inizio alla sensazione di sete, è abbastanza per modificare intensità e modalità di espressione del dolore”.

Farrell ed il suo team hanno studiato la relazione tra sete e dolore in 10 pazienti. Ai partecipanti allo studio è stata applicata una leggera pressione ai pollici per indurre una lieve sensazione di dolore e sono state somministrate iniezioni saline per simulare la sete. Analizzando il flusso sanguigno cerebrale durante l’esperimento tramite PET (tomografia ad emissione di positroni) si è osservato che negli individui più assetati la sensazione dolorosa risultava più intensa. La sensazione di sete, invece, non risultava alterata dalla sensazione dolorosa.

La sete aveva causato l’attivazione della corteccia cingolata anteriore (area 32 di Brodmann) e dell’insula. L’aumentata risposta al dolore era associata sia all’aumento dell’attività nelle regioni corticali che sono correlate all’intesità del dolore che ad una attivazione specifica nel cingolato anteriore pregenuale e nella corteccia orbitofrontale ventrale, due regioni cerebrali che non vengono attivate dai due input (sete e dolore) singolarmente ma da entrambi (ciò suggerisce che in tali aree svolgano una funzione integrativa).

Questi studi suggeriscono che la corteccia limbica e la corteccia prefrontale giocano un ruolo nella modulazione del dolore durante l’esperienza della sete. Farrell ha avanzato l’ipotesi che ci possano essere circuiti cerebrali che permettono ad una sensazione di modulare l’altra, una strategia importante dal punto di vista evolutivo. Fame, sete, stanchezza e dolore ad esempio non si manifestano contemporaneamente, e questo ci permette di stabilire delle priorità: “La sensazione con le più immediate implicazioni per la sopravvivenza viene messa in evidenza”, spiega il ricercatore australiano.

Fonte: Farrell MJ, Egan GF, Zamarripa F et al. Unique, common, and interacting cortical correlates of thirst and pain. PNAS 2006

07 febbraio 2006

Ipnoterapia: l’approccio di Manchester al trattamento della sindrome del colon irritabile

Un approccio particolare all’ipnosi come aggiunta al trattamento della sindrome del colon irritabile, sviluppato nel Dipartimento di Medicina dell’Ospedale Universitario di South Manchester, Gran Bretagna, a partire dagli anni '80.
I pazienti partecipano fino a 12 sedute in un arco di tempo di 3 mesi e nella maggior parte dei casi ottengono un miglioramento dei sintomi e delle qualità della vita. L’effetto di solito è duraturo nel tempo.
La terapia è focalizzata sull’intestino e ha lo scopo di insegnare ai pazienti le abilità ipnotiche necessarie a controllare le funzioni intestinali e ridurre i sintomi, utilizzando tecniche specifiche quali la “mano calda sull’addome” unita l’immaginazione in ipnosi. Altri interventi basati sul particolare stile di vita e sui fattori psicologici che comunemente influenzano i sintomi sono inclusi nella terapia in modo appropriato al singolo paziente in trattamento.

Fonte: International Journal of Clinical and Experimental Hypnosis: IJCEH.

04 febbraio 2006

Interazioni fra dolore e emozioni nelle sottoregioni del giro del cingolo e il ruolo dell’analgesia ipnotica

Dolore Emozioni Ipnosi (analgesia ipnotica)

Il dolore acuto e le emozioni sono elaborati in due reti nella parte anteriore del cervello e la corteccia cingolata è coinvolta in entrambe.
Il giro del cingolo è coinvolto nell’elaborazione del dolore e delle emozioni. Nonostante Brodmann abbia identificato due regioni del giro del cingolo senza potersi basare su un criterio funzionale, gli studi di functional imaging usano ancora tale divisione in due parti come modello. Tuttavia, recenti studi citoarchitettonici mostrano che il giro del cingolo è formato da quattro regioni, con rispettive sottoregioni, ognuna delle quali contribuisce in modo distinto alle funzioni del cervello.
Il dolore viene diviso solitamente in due aspetti: sensoriale-discriminativo (percettivo) e affettivo-motivazionale (emozione).
Gli studi di imaging funzionale dell’attività cerebrale, basati sul modello a 4 regioni del giro del cingolo, mostrano che le interazioni fra dolore e emozioni sono più complesse di quanto ritenuto precedentemente. Nello studio, inoltre, viene esplicitamente affermato che l’analgesia ipnotica (ipnoanalgesia) è un fenomeno che coinvolge le sottoregioni del giro del cingolo che possono essere utilizzate per un intervento terapeutico.

Fonte: Nature Reviews Neuroscience 6, 533-544 (2005); doi:10.1038/nrn1704
(PAIN AND EMOTION INTERACTIONS IN SUBREGIONS OF THE CINGULATE GYRUS, Brent A. Vogt )

03 febbraio 2006

Meditazione, Attenzione e fisiologia del cervello

E’ oggi convinzione di molti scienziati della mente che le pratiche millenarie di meditazione e di concentrazione elaborate dalle sapienze orientali possano incidere realmente sulla fisiologia del cervello umano e sul suo funzionamento in diversi stati di coscienza, permettendo di esplorarne inedite potenzialità. Si apre così un campo di ricerca di grande fascino e suggestione per la comprensione di pratiche per molto tempo accantonate. In questa grande riscoperta delle potenzialità del cervello si inseriscono anche gli studi sull’ipnosi.

Richard Davidson, dell’Università del Wisconsin ha studiato i monaci tibetani, che trascorrono diverse ore in meditazione ogni giorno. I monaci tibetani onorano l’autocontrollo della mente e raccontano di provare meno collera, paura o dolore di chi non pratica la meditazione e di sostituire i sentimenti negativi con una sorta di partecipazione compassionevole. Persino in situazioni in cui una persona qualunque avrebbe paura di morire, i monaci tibetani possono mostrare un autocontrollo notevole.
Davidson ha tracciato l’elettroencefalogramma di otto monaci con una lunga pratica di meditazione alle spalle (10000-50000 ore) mentre erano immersi nei loro esercizi e li ha confrontati con l’elettroencefalogramma di un gruppo di volontari inesperti ai quali era stata impartita una settimana di addestramento alla meditazione.
I risultati hanno mostrato che i monaci hanno incrementato le onde gamma del cervello (frequenze dai 25 ai 42 hertz, sono le onde che compaiono negli stati di maggiore attenzione) da due a tre volte rispetto al livello di riposo, cosa che i volontari inesperti non sono riusciti a fare (solo due hanno mostrato una leggera capacità di aumentare le onde gamma).
L’aumento delle onde gamma ottenuto dai monaci era più forte in due regioni dei lobi frontali del cervello coinvolte nel controllo delle emozioni. Secondo Davidson, inoltre, le onde gamma dei monaci erano tra le più intense che siano mai state descritte in letteratura scientifica in soggetti non patologici.
Questi risultati mostrano che l’allenamento mentale alla coordinazione dell’attenzione produce risultati oggettivi e misurabili.

Lutz A, Greischar LL, Rawlings NB, Ricard M, Davidson RJ. (2004) Long-term meditators self-induce high-amplitude gamma synchrony during mental practice. Proceedings of the National Academy of Sciences. 101:16369-73

31 gennaio 2006

Dolore neuropatico spontaneo (ongoing)

Il dolore neuropatico spontaneo (ongoing) – che si può manifestare a volte come conseguenza a lungo termine di lesioni o malattie – non è provocato dalle fibre nervose danneggiate, ma da quelle ancora sane. In precedenza l’attenzione dei ricercatori si era concentrata sulle fibre nervose che risultavano danneggiate dall’evento patologico, ma i meccanismi che innescano lo stimolo doloroso erano rimasti del tutto ignoti. A provocare il dolore, che spesso assume la sensazione di un intenso bruciore, sono i nocicettori che innervano gli organi e la pelle quando vengono stimolati erroneamente dall’infiammazione che interessa i fasci nervosi danneggiati o i tessuti circostanti.

Gli antidolorifici di uso corrente mostrano di avere una efficacia solo relativa su queste forme.

Fonte: Journal of Neuroscience

25 gennaio 2006

L'emozione amplifica la memoria episodica

L'emozione amplifica la memoria di eventi neutri precedenti.

Gli eventi emotivamente significativi hanno un posto privilegiato nella memoria, probabilmente a causa della particolare attenzione che su tali eventi poniamo.
Secondo uno studio recente, esiste un intervallo critico, dopo un accadimento, all’interno del quale l’attivazione emotiva deve verificarsi, affinché la memoria di quell’accadimento possa essere amplificata. Coloro che hanno partecipato all’esperimento, infatti, ricordavano meglio dei volti neutri o delle case visti in fotografia, se seguiti, entro un certo intervallo successivo, da scene emotivamente attivanti.
L’attivazione emotiva agisce specificamente sul richiamo cosciente, più di una discriminazione basata sulla familiarità. Inoltre, nessuna amplificazione retrograda è stata riscontrata nel caso di foto seguite da scene altamente memorabili ma non emotivamente attivanti.

Questi studi indicano che l’attivazione emotiva (dopo la codifica dello stimolo) gioca un ruolo importante nel migliorare il consolidamento della memoria episodica.

Fonte: Proceedings National. Academy of Sciences

24 gennaio 2006

Giucas Casella: da non confondere con l'Ipnosi

La RAI permette che il pubblico associ lo show di Casella all'ipnosi.

"Ciò che è avvenuto ieri – hanno commentato il Codacons e l’Associazione Utenti dei servizi radiotelevisivi (aderente al Codacons) in riferimento alla lite del giorno prima su Domenica In – è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I telespettatori sono stanchi di assistere a scene di questo tipo in tv, e quelli più battaglieri ci stanno chiedendo aiuto per ottenere la restituzione del canone, non essendo più disposti a subire questa tv volgare."

Aggiungo che da tempo psicologi, medici e psicoterapeuti specializzati in ipnosi e ipnoterapia avrebbero dovuto smettere di pagare il canone RAI: Giucas Casella è ritornato, dopo qualche anno, dopo un silenzio dovuto all'intervento della Società Italiana di Ipnosi, a spacciare il suo spettacolo spazzatura per ipnosi.

Ecco cosa vende il mago sul sito ufficiale: Giucas Casella. Ed anche la RAI contribuisce ad alimentare la credenza sui suoi poteri: RAI Uno.

22 gennaio 2006

Smettere di fumare, Ipnosi e differenze fra uomo e donna

Per le donne è più difficile smettere di fumare, con o senza ipnosi.

Secondo una recente meta-analisi, gli uomini hanno una probabilità maggiore di sviluppare astinenza dal fumo rispetto alle donne, dopo un trattamento ipnotico per smettere di fumare. La probabilità è 1.37 volte maggiore.
Queste differenze fra uomo e donna concordano con le differenze riscontrate anche dagli altri approcci e riportate nella letteratura scientifica.

Fonte: A Meta-Analysis of Gender, Smoking Cessation, and Hypnosis: A Brief Communication
Joseph P. Green, Steven Jay Lynn and Guy H. Montgomery (IJCEH)

20 gennaio 2006

Ipnosi e conflitto cognitivo

Di fronte a un conflitto, gli individui ipnotizzati hanno tempi di reazione più rapidi.

La suggestione ipnotica può regolare l’attività delle regioni cerebrali che gestiscono i conflitti cognitivi, ovvero il modo in cui il cervello elabora risposte in competizione fra loro.
Un classico esempio di conflitto cognitivo è dato dalla difficoltà di nominare il colore dell’inchiostro di lettere che formano il nome di un colore incongruente: per esempio, quando la parola “rosso” è scritta con inchiostro verde. In passato, Amir Raz e colleghi avevano dimostrato che la suggestione ipnotica riduce il conflitto cognitivo negli individui maggiormente suscettibili all’ipnosi. Per determinare quali regioni del cervello fossero responsabili di questa riduzione di conflitto, i ricercatori hanno ora studiato le immagini dell’attività cerebrale esibita dai partecipanti durante gli esercizi.
Usando una suggestione post-ipnotica, i ricercatori hanno istruito alcuni individui a interpretare i nomi dei colori come se fossero parole senza senso, consentendo presumibilmente ai partecipanti di concentrarsi sul colore dell’inchiostro senza essere distratti dal significato della parola. In questo modo, gli individui più facilmente ipnotizzabili hanno esibito una maggior precisione e tempi di reazione più rapidi rispetto agli individui meno predisposti all’ipnosi.
Le tecniche di brain imaging hanno mostrato che la suggestione ipnotica agiva generalmente sull’elaborazione visiva, che a sua volta agisce sull’attività cerebrale legata alla risoluzione dei conflitti. Questi risultati potrebbero far luce su come la suggestione ipnotica influenza l’attività del cervello durante la terapia.

Amir Raz, Jin Fan, Michael I. Posner, “Hypnotic suggestion reduces conflict in the human brain”. Proceedings of the National Academy of Sciences (2005).

19 gennaio 2006

Il valore terapeutico della situazione ipnotica

Ipnosi, Ipnoterapia, Trance ipnotica.

Esiste ormai un’ampia evidenza che l’ipnosi aumenta l’efficacia della psicoterapia e produce anche cambiamenti molto importanti di per sé. I particolari effetti dell’ipnosi e dell’ipnoterapia sono legati al fatto che, lavorando con la trance ipnotica in un setting terapeutico, vengono presi in considerazione gli aspetti importanti del cambiamento terapeutico da un punto di vista "ecologico", in modo implicito ed esplicito. La situazione ipnotica, infatti, è un contesto che gratifica e indirizza i bisogni emotivi basilari del sentirsi autonomi, in relazione e in contatto con qualcuno, competenti e orientati. La relazione ipnotica aiuta a promuovere un sano equilibrio tra questi bisogni – equilibrio che è un prerequisito necessario per la genesi della salute e il cambiamento terapeutico.

Fonte: The Special Effects of Hypnosis and Hypnotherapy: A Contribution to an Ecological Model of Therapeutic Change, di Matthias Mende, pubblicato sull’IJCEH

18 gennaio 2006

L'Ipnosi nella Sindrome del Colon Irritabile: evidenze empiriche e effetti terapeutici

Ipnosi, Colite, Colite spastica, Disturbi gastrointestinali.

La Sindrome del Colon Irritabile (colite spastica, colite) è un disturbo gastrointestinale funzionale cronico caratterizzato da dolore addominale associato ad alterazioni della motilità intestinale o della funzione di assorbimento e di secrezione del colon. Colpisce il 10-15% della popolazione adulta e ha una eziologia complessa e ancora da comprendere chiaramente. E’ un problema costoso per la società e conduce a una sofferenza emotiva e fisica considerevole, a un impoverimento della qualità della vita e a un certo grado di disabilità.
Gli approcci medici convenzionali alla Sindrome del Colon Irritabile sono insoddisfacenti per più della metà dei pazienti, i quali si ritrovano con sintomi cronici significativi. Sono stati compiuti sforzi notevoli per identificare terapie alternative in grado di migliorare i risultati terapeutici nella Sindrome del Colon Irritabile. Attualmente, l’ipnosi (unita alla terapia cognitivo-comportamentale) ha la maggiore evidenza empirica della propria efficacia per questi obiettivi terapeutici.
Una dozzina di studi pubblicati mostrano che il trattamento ipnotico ha un impatto terapeutico notevole e sostanziale nella Sindrome del Colon Irritabile nella maggior parte dei pazienti (87%), i cui risultati sono miglioramento dei sintomi intestinali, benessere psicologico e qualità della vita che durano per anni. Le ricerche mostrano che l’impatto terapeutico è sostanziale anche in pazienti che non rispondono a interventi medici standard.
L’ipnoterapia è stata integrata con successo, ad esempio, nel servizio di gastroenterologia del Dipartimento di Medicina dell’Ospedale Universitario di South Manchester, in Gran Bretagna, a partire dagli anni Ottanta (leggi lo studio).

All'Ipnosi nella Sindrome del Colon Irritabile è stato dedicato il numero di gennaio 2006 dell'International Journal of Clinical and Experimental Hypnosis: IJCEH.

17 gennaio 2006

Autoipnosi nello sport: un fattore decisivo, secondo Rocca

Sport e Autoipnosi
Rocca e l'ipnosi ormai fanno notizia. Ecco un estratto da un'altro articolo, da Il Giornale:

«Vinco con la testa più che con le gambe»: la confessione di Giorgio Rocca è il complimento più bello per il professor Giuseppe Vercelli, lo psicologo che lo segue dal 2002. «L'obiettivo è quello di far corrispondere il potenziale di un atleta con la realtà, riportare in gara tutto quello che si fa negli allenamenti», spiega Vercelli. «Ed in questo c'è l'ipnosi, anzi l'autoipnosi. È Rocca che la fa scattare, che la attiva mettendosi alla partenza in condizioni ideali,
stringendo per cinque secondi i bastoncini. È il segnale di attivazione psicofisica, è come un interruttore».
L'articolo completo: "Autoipnosi decisiva".

15 gennaio 2006

L'ipnosi profonda (Trance profonda)

L’ipnosi profonda è il livello di ipnosi che permette al soggetto di funzionare adeguatamente a livello inconsapevole senza interferenze della mente cosciente. L’ipnosi profonda può essere divisa in due grandi categorie: trance sonnambulica e trance stuporosa.

Nella trance sonnambulica il soggetto è apparentemente sveglio e reagisce all’ipnosi analogamente a un soggetto vigile non ipnotizzato.
Nella trance stuporosa, al contrario, il soggetto mostra un comportamento regressivo passivo (mancano comportamenti spontanei e iniziative). Tale stato ricorda la narcosi – e questo è il motivo per il quale l’ipnosi è stata associata al sonno – ed è ben distinto dal ritardo psicologico e fisiologico.

La trance profonda non è legata a maggiore suggestionabilità, né alla possibilità di esplorare vissuti profondi, ma soprattutto alla possibilità di evocare fenomeni tipici di questo stato, i quali possono essere utilizzati a fini terapeutici.
I fenomeni sono:
  • possibilità di aprire gli occhi senza svegliarsi;
  • distorsione temporale e pseudo-orientamento temporale;
  • regressione d’età e rivivificazione;
  • anestesia e dissociazione;
  • scrittura automatica;
  • allucinazioni positive e negative;
  • amnesia;
  • suggestioni post-ipnotiche.