26 ottobre 2005

Chirurgia: meno ansia prima, meno dolore dopo

Nuove ricerche indicano che l'ipnosi può essere d'aiuto nel diminuire l'ansia che precede un'operazione chirurgica. La notizia è stata data alla Facoltà di Medicina dell'Università di Yale durante il convegno annuale della Società Americana di Anestesiologia.

Perché ridurre l'ansia è importante in chirurgia? Perché all'ansia sono collegati un aumento del dolore post-operatorio, un maggior consumo di analgesici e una degenza post-operatoria più lunga. "La speranza", spiega la ricercatrice Haleh Saadat, Professore Associato di Anestesiologia all'Università di Yale, "è che usando modificazioni comportamentali tramite i programmi di ipnosi, in fase pre-operatoria, possiamo liberarci delle complicazioni post-operatorie".

Dopo una seduta di ipnosi di 25/30 minuti, basata su suggestioni di benessere e di rilassamento date durante lo stato di trance, il livello d'ansia era il 68% più basso rispetto al livello misurato nella sala d'attesa. Nella sala operatoria il livello d'ansia era ancora meno della metà di quello originario.
Nei pazienti che, invece, avevano ricevuto solo incoraggiamento e attenzione il livello d'ansia era più basso solo del 10% prima dell'operazione e aumentava del 10% all'interno della sala operatoria. Infine, i pazienti che non ricevevano neanche l'incoraggiamento e l'attenzione mostravano un aumento dell'ansia del 17% poco prima dell'operazione e addirittura del 47% nella sala operatoria.
I confronti dimostrano che l'ipnosi ha un'efficacia notevole nel controllo dell'ansia.

Saadat spiega anche che i farmaci che riducono l'ansia, avendo un effetto a breve termine, non hanno alcun effetto post-operatorio per il paziente. L'ipnosi, invece, aiuta a estendere gli effetti anti-ansia prima, durante e dopo la chirurgia.

Fonte: American Society of Anesthesiologists' annual meeting, Atlanta, Oct. 22-26, 2005. Haleh Saadat, MD, assistant professor of anesthesiology, Yale School of Medicine. News release, American Society of Anesthesiologists.

12 ottobre 2005

Rapine con l'ipnosi?

A volte capita di leggere notizie come questa:

MOLDAVIA: SVALIGIA SEI BANCHE IPNOTIZZANDO I CASSIERI, E' CACCIA AL LADRO.
IMPIEGATI AGISCONO SOTTO LA SUA VOLONTA'
Chisinau, 10 ott. - (Adnkronos/Dpa) - La polizia moldava invita la popolazione a fornire qualsiasi informazione utile per la cattura di Vladimir Kozak, il ladro-ipnotizzatore. Kozak ha colpito gia' sei volte e sempre con le stesse modalita': si avvicina agli sportelli, parla amichevolmente con gli impiegati, e con la tecnica dell'ipnosi sarebbe in grado di assumere il completo controllo delle loro menti facendosi consegnare, senza spargimento di sangue, tutto il denaro contenuto nelle casse.
Vorrei scagionare l'ipnosi. Perché l'ipnosi NON annulla la volontà della persona e perché NON è possibile ipnotizzare una persona su due piedi, per strada o ad uno sportello di banca. Rapine come quella descritta sopra sono possibili, ma non c'è bisogno di scomodare l'ipnosi per spiegarle. Altri sono i fattori responsabili, alcuni anche molto semplici.

Pochi anni fa sono stati condotti esperimenti sul campo al riguardo [Weilbacher, R., Gandolfi, A. (2001), Ipnosi indiretta in circostanze insolite, seminario internazionale The use of the therapist s self in Ericksonian therapy (Società Italiana Milton Erickson, Società Italiana di Ipnosi), Capri.] La psicoterapeuta Alessandra Gandolfi si è calata nel ruolo dell' "ipno-rapinatore" e si è recata in banche e supermercati (naturalmente, la questura era stata avvisata ed era presente in incognito). In una intervista la Gandolfi afferma: "L’importante è che si tratti di soggetti facilmente influenzabili. Ho scelto la persona che mi sembrava più stressata, il tardo pomeriggio di una giornata afosa, un abbigliamento multicolore e un profumo forte. Il resto è stato facile. Il cambio del registro vocale e gesti ripetitivi mi hanno permesso di cambiare denaro e ottenere il triplo di quanto mi era dovuto solo chiedendolo in continuazione. Tutto con grande facilità”. In questi casi la stanchezza della persona scelta e la confusione indotta dalla sovrastimolazione sensoriale e dal comportamento anomalo del truffatore possono condurre l'interlocutore a lasciarsi guidare, perdendo momentaneamente il controllo della situazione.

E' questa ipnosi?

(continua...)