07 dicembre 2005

Analgesia ipnotica, Neuroimaging

Dolore, Analgesia ipnotica

Studio di neuroimaging con tecnica PET (Positron Emission Tomography) sull’analgesia ipnotica, di Pierre Rainville, pubblicato sulla prestigiosa rivista Science nel 1997.

Gli studiosi hanno dimostrato che manipolando, tramite suggestioni ipnotiche appropriate, il grado di risonanza affettiva negativa (unpleasantness) evocata da una stimolazione nocicettiva, si modificava parallelamente l’attività di strutture encefaliche (e.g. la corteccia cingolata anteriore) deputate alla codificazione della componente motivazionale-affettiva del dolore, mentre non risultava modificata l’attività della corteccia somatosensoriale primaria, deputata alla componente sensoriale-discriminativa dello stimolo nocicettivo.
La straordinaria selettività della suggestione ipnotica nel manipolare differenzialmente le due componenti principali dell’esperienza dolorosa era documentata da una strepitosa correlazione lineare tra intensità della risonanza affettiva negativa, suggerita in ipnosi, e livello di attivazione della corteccia cingolata anteriore.

Studi ulteriori hanno evidenziato come l’ipnosi sia in grado di modulare efficacemente non solo la componente motivazionale-affettiva, ma anche quella sensoriale-discriminativa (anche se, probabilmente, in grado minore) in modo dipendente dalla struttura e dalla formulazione della suggestione ipnotica (Faymonville et al., 2000; Hofbauer et al., 2001).

Fonti:
  • De Benedittis G., in Ipnosi, Rivista italiana di ipnosi clinica e sperimentale, 1-2004, FrancoAngeli
  • Faymonville et al. (2000), in Anesthesiology 92: 1257-1267
  • Hofbauer et al. (2001), in Journal of Neurophysiology 86(1): 402-411
  • Rainville P. et al. (1997), in Science, 277: 968-971
  • Rainville P. et al. (1997), in Pain, 82: 159-171

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