Un rimedio contro fobie e dipendenze
FREUD definì l'ipnosi "l'oro dei poveri" perché in diversi casi consente di raggiungere più rapidamente, e dunque con minor costi, gli stessi obiettivi che si possono centrare con la psicoanalisi. "L'ipnosi è utile in tutte le nevrosi d'ansia, soprattutto in quelle di tipo sociale, come la paura di parlare in pubblico, e in quelle fobiche, come claustrofobia e agorafobia, nonché negli attacchi di panico", precisa Lapenta. Altro possibile campo d'azione dell'ipnosi è quello dei disturbi comportamentali, come forme di dipendenza (fumo, alcol) e, soprattutto se in tandem con psicoterapie cognitivo-comportamentali, i disturbi dell'alimentazione, come la bulimia. In tutte queste condizioni, il terapeuta cerca di stimolare la capacità di autocontrollo della persona. I risultati? "Generalmente apprezzabili per tabagismo, molto variabili per alcolismo e anoressia-bulimia, rarissimi - se non nulli - nelle tossicodipendenze", conclude Lapenta.
Link: Ipnosi, Repubblica
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