31 gennaio 2006

Dolore neuropatico spontaneo (ongoing)

Il dolore neuropatico spontaneo (ongoing) – che si può manifestare a volte come conseguenza a lungo termine di lesioni o malattie – non è provocato dalle fibre nervose danneggiate, ma da quelle ancora sane. In precedenza l’attenzione dei ricercatori si era concentrata sulle fibre nervose che risultavano danneggiate dall’evento patologico, ma i meccanismi che innescano lo stimolo doloroso erano rimasti del tutto ignoti. A provocare il dolore, che spesso assume la sensazione di un intenso bruciore, sono i nocicettori che innervano gli organi e la pelle quando vengono stimolati erroneamente dall’infiammazione che interessa i fasci nervosi danneggiati o i tessuti circostanti.

Gli antidolorifici di uso corrente mostrano di avere una efficacia solo relativa su queste forme.

Fonte: Journal of Neuroscience

25 gennaio 2006

L'emozione amplifica la memoria episodica

L'emozione amplifica la memoria di eventi neutri precedenti.

Gli eventi emotivamente significativi hanno un posto privilegiato nella memoria, probabilmente a causa della particolare attenzione che su tali eventi poniamo.
Secondo uno studio recente, esiste un intervallo critico, dopo un accadimento, all’interno del quale l’attivazione emotiva deve verificarsi, affinché la memoria di quell’accadimento possa essere amplificata. Coloro che hanno partecipato all’esperimento, infatti, ricordavano meglio dei volti neutri o delle case visti in fotografia, se seguiti, entro un certo intervallo successivo, da scene emotivamente attivanti.
L’attivazione emotiva agisce specificamente sul richiamo cosciente, più di una discriminazione basata sulla familiarità. Inoltre, nessuna amplificazione retrograda è stata riscontrata nel caso di foto seguite da scene altamente memorabili ma non emotivamente attivanti.

Questi studi indicano che l’attivazione emotiva (dopo la codifica dello stimolo) gioca un ruolo importante nel migliorare il consolidamento della memoria episodica.

Fonte: Proceedings National. Academy of Sciences

24 gennaio 2006

Giucas Casella: da non confondere con l'Ipnosi

La RAI permette che il pubblico associ lo show di Casella all'ipnosi.

"Ciò che è avvenuto ieri – hanno commentato il Codacons e l’Associazione Utenti dei servizi radiotelevisivi (aderente al Codacons) in riferimento alla lite del giorno prima su Domenica In – è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I telespettatori sono stanchi di assistere a scene di questo tipo in tv, e quelli più battaglieri ci stanno chiedendo aiuto per ottenere la restituzione del canone, non essendo più disposti a subire questa tv volgare."

Aggiungo che da tempo psicologi, medici e psicoterapeuti specializzati in ipnosi e ipnoterapia avrebbero dovuto smettere di pagare il canone RAI: Giucas Casella è ritornato, dopo qualche anno, dopo un silenzio dovuto all'intervento della Società Italiana di Ipnosi, a spacciare il suo spettacolo spazzatura per ipnosi.

Ecco cosa vende il mago sul sito ufficiale: Giucas Casella. Ed anche la RAI contribuisce ad alimentare la credenza sui suoi poteri: RAI Uno.

22 gennaio 2006

Smettere di fumare, Ipnosi e differenze fra uomo e donna

Per le donne è più difficile smettere di fumare, con o senza ipnosi.

Secondo una recente meta-analisi, gli uomini hanno una probabilità maggiore di sviluppare astinenza dal fumo rispetto alle donne, dopo un trattamento ipnotico per smettere di fumare. La probabilità è 1.37 volte maggiore.
Queste differenze fra uomo e donna concordano con le differenze riscontrate anche dagli altri approcci e riportate nella letteratura scientifica.

Fonte: A Meta-Analysis of Gender, Smoking Cessation, and Hypnosis: A Brief Communication
Joseph P. Green, Steven Jay Lynn and Guy H. Montgomery (IJCEH)

20 gennaio 2006

Ipnosi e conflitto cognitivo

Di fronte a un conflitto, gli individui ipnotizzati hanno tempi di reazione più rapidi.

La suggestione ipnotica può regolare l’attività delle regioni cerebrali che gestiscono i conflitti cognitivi, ovvero il modo in cui il cervello elabora risposte in competizione fra loro.
Un classico esempio di conflitto cognitivo è dato dalla difficoltà di nominare il colore dell’inchiostro di lettere che formano il nome di un colore incongruente: per esempio, quando la parola “rosso” è scritta con inchiostro verde. In passato, Amir Raz e colleghi avevano dimostrato che la suggestione ipnotica riduce il conflitto cognitivo negli individui maggiormente suscettibili all’ipnosi. Per determinare quali regioni del cervello fossero responsabili di questa riduzione di conflitto, i ricercatori hanno ora studiato le immagini dell’attività cerebrale esibita dai partecipanti durante gli esercizi.
Usando una suggestione post-ipnotica, i ricercatori hanno istruito alcuni individui a interpretare i nomi dei colori come se fossero parole senza senso, consentendo presumibilmente ai partecipanti di concentrarsi sul colore dell’inchiostro senza essere distratti dal significato della parola. In questo modo, gli individui più facilmente ipnotizzabili hanno esibito una maggior precisione e tempi di reazione più rapidi rispetto agli individui meno predisposti all’ipnosi.
Le tecniche di brain imaging hanno mostrato che la suggestione ipnotica agiva generalmente sull’elaborazione visiva, che a sua volta agisce sull’attività cerebrale legata alla risoluzione dei conflitti. Questi risultati potrebbero far luce su come la suggestione ipnotica influenza l’attività del cervello durante la terapia.

Amir Raz, Jin Fan, Michael I. Posner, “Hypnotic suggestion reduces conflict in the human brain”. Proceedings of the National Academy of Sciences (2005).

19 gennaio 2006

Il valore terapeutico della situazione ipnotica

Ipnosi, Ipnoterapia, Trance ipnotica.

Esiste ormai un’ampia evidenza che l’ipnosi aumenta l’efficacia della psicoterapia e produce anche cambiamenti molto importanti di per sé. I particolari effetti dell’ipnosi e dell’ipnoterapia sono legati al fatto che, lavorando con la trance ipnotica in un setting terapeutico, vengono presi in considerazione gli aspetti importanti del cambiamento terapeutico da un punto di vista "ecologico", in modo implicito ed esplicito. La situazione ipnotica, infatti, è un contesto che gratifica e indirizza i bisogni emotivi basilari del sentirsi autonomi, in relazione e in contatto con qualcuno, competenti e orientati. La relazione ipnotica aiuta a promuovere un sano equilibrio tra questi bisogni – equilibrio che è un prerequisito necessario per la genesi della salute e il cambiamento terapeutico.

Fonte: The Special Effects of Hypnosis and Hypnotherapy: A Contribution to an Ecological Model of Therapeutic Change, di Matthias Mende, pubblicato sull’IJCEH

18 gennaio 2006

L'Ipnosi nella Sindrome del Colon Irritabile: evidenze empiriche e effetti terapeutici

Ipnosi, Colite, Colite spastica, Disturbi gastrointestinali.

La Sindrome del Colon Irritabile (colite spastica, colite) è un disturbo gastrointestinale funzionale cronico caratterizzato da dolore addominale associato ad alterazioni della motilità intestinale o della funzione di assorbimento e di secrezione del colon. Colpisce il 10-15% della popolazione adulta e ha una eziologia complessa e ancora da comprendere chiaramente. E’ un problema costoso per la società e conduce a una sofferenza emotiva e fisica considerevole, a un impoverimento della qualità della vita e a un certo grado di disabilità.
Gli approcci medici convenzionali alla Sindrome del Colon Irritabile sono insoddisfacenti per più della metà dei pazienti, i quali si ritrovano con sintomi cronici significativi. Sono stati compiuti sforzi notevoli per identificare terapie alternative in grado di migliorare i risultati terapeutici nella Sindrome del Colon Irritabile. Attualmente, l’ipnosi (unita alla terapia cognitivo-comportamentale) ha la maggiore evidenza empirica della propria efficacia per questi obiettivi terapeutici.
Una dozzina di studi pubblicati mostrano che il trattamento ipnotico ha un impatto terapeutico notevole e sostanziale nella Sindrome del Colon Irritabile nella maggior parte dei pazienti (87%), i cui risultati sono miglioramento dei sintomi intestinali, benessere psicologico e qualità della vita che durano per anni. Le ricerche mostrano che l’impatto terapeutico è sostanziale anche in pazienti che non rispondono a interventi medici standard.
L’ipnoterapia è stata integrata con successo, ad esempio, nel servizio di gastroenterologia del Dipartimento di Medicina dell’Ospedale Universitario di South Manchester, in Gran Bretagna, a partire dagli anni Ottanta (leggi lo studio).

All'Ipnosi nella Sindrome del Colon Irritabile è stato dedicato il numero di gennaio 2006 dell'International Journal of Clinical and Experimental Hypnosis: IJCEH.

17 gennaio 2006

Autoipnosi nello sport: un fattore decisivo, secondo Rocca

Sport e Autoipnosi
Rocca e l'ipnosi ormai fanno notizia. Ecco un estratto da un'altro articolo, da Il Giornale:

«Vinco con la testa più che con le gambe»: la confessione di Giorgio Rocca è il complimento più bello per il professor Giuseppe Vercelli, lo psicologo che lo segue dal 2002. «L'obiettivo è quello di far corrispondere il potenziale di un atleta con la realtà, riportare in gara tutto quello che si fa negli allenamenti», spiega Vercelli. «Ed in questo c'è l'ipnosi, anzi l'autoipnosi. È Rocca che la fa scattare, che la attiva mettendosi alla partenza in condizioni ideali,
stringendo per cinque secondi i bastoncini. È il segnale di attivazione psicofisica, è come un interruttore».
L'articolo completo: "Autoipnosi decisiva".

15 gennaio 2006

L'ipnosi profonda (Trance profonda)

L’ipnosi profonda è il livello di ipnosi che permette al soggetto di funzionare adeguatamente a livello inconsapevole senza interferenze della mente cosciente. L’ipnosi profonda può essere divisa in due grandi categorie: trance sonnambulica e trance stuporosa.

Nella trance sonnambulica il soggetto è apparentemente sveglio e reagisce all’ipnosi analogamente a un soggetto vigile non ipnotizzato.
Nella trance stuporosa, al contrario, il soggetto mostra un comportamento regressivo passivo (mancano comportamenti spontanei e iniziative). Tale stato ricorda la narcosi – e questo è il motivo per il quale l’ipnosi è stata associata al sonno – ed è ben distinto dal ritardo psicologico e fisiologico.

La trance profonda non è legata a maggiore suggestionabilità, né alla possibilità di esplorare vissuti profondi, ma soprattutto alla possibilità di evocare fenomeni tipici di questo stato, i quali possono essere utilizzati a fini terapeutici.
I fenomeni sono:
  • possibilità di aprire gli occhi senza svegliarsi;
  • distorsione temporale e pseudo-orientamento temporale;
  • regressione d’età e rivivificazione;
  • anestesia e dissociazione;
  • scrittura automatica;
  • allucinazioni positive e negative;
  • amnesia;
  • suggestioni post-ipnotiche.

12 gennaio 2006

Il trattamento del dolore cronico: oltre i farmaci

Data la natura del problema, i farmaci da soli frequentemente non sono abbastanza per alleviare il dolore cronico. E’ ciò che hanno affermato i medici Robert Bonakdar, Director of Integrative Pain Services and Co-Chair, Scripps Green Hospital Pain Management Committee, Scripps Center for Integrative Medicine, La Jolla, California, e David C. Leopold, Director of Integrative Medical Education and Director of the Integrative Medicine Weight Management Program, Scripps Center for Integrative Medicine, La Jolla, California, durante una conferenza sul trattamento del dolore cronico.
Secondo i due medici, le terapie alternative non sono pensate per sostituire, ma per aumentare i metodi tradizionale di controllo del dolore. L’attenzione alla connessione fra mente e corpo migliora il senso globale di benessere dei pazienti. L’intervento dei due relatori è stato apprezzato, in particolare per la combinazione di medicina “high-tech” e cura “high-touch” (tecnologia unita a contatto umano) nella filosofia e nella pratica di lavoro del medico di famiglia.

Fonte: AAFP: The American Academy of Family Physicians, 2005 Scientific Assembly.

11 gennaio 2006

L'ipnosi prenatale per facilitare il parto senza complicazioni

L’ipnosi prenatale facilita le nascite senza complicazioni.

I fattori psicosociali sono importanti nel distinguere le nascite con complicazioni da quelle senza complicazioni. Seguendo una valutazione psicosociale, 520 venti donne in stato interessante, al loro primo o secondo semestre di gravidanza, sono state divise in modo randomizzato ai gruppi di ipnosi prenatale o ai gruppi di sola attenzione. Nei gruppi di ipnosi gli obiettivi erano ridurre la paura del parto e della maternità, ridurre l’ansia, ridurre lo stress, identificare paure specifiche che potessero portare a complicazioni durante il travaglio e preparare le donne all’esperienza del travaglio.

Le donne sottoposte a ipnosi prenatale hanno ottenuto risultati significativamente migliori. I risultati suggeriscono che l’ipnosi funzioni facendo in modo che i fattori emozionali negativi non portino necessariamente ad un parto con complicazioni.

Fonte: Ipnosi - Rivista italiana di ipnosi clinica e sperimentale

10 gennaio 2006

L'ipnosi in dermatologia: psoriasi e altre malattie dermatologiche

Ipnoterapia per psoriasi, acne, alopecia, dermatite atopica, herpes ed orticaria.

L' ipnosi può favorire il miglioramento di numerose malattie dermatologiche, se non addirittura promuoverne le risoluzione. La conferma sperimentale di questa consapevolezza clinica è giunta dallo studio di Shenefelt, Ricercatore presso la divisione di Dermatologia della University of South Florida. Le malattie della pelle comprese nello studio sono psoriasi, acne, alopecia, dermatite atopica, herpes ed orticaria. Inoltre l'ipnoterapia può ridurre il dolore, il prurito e gli aspetti psicosomatici legati a questo tipo di malattie.

Il meccanismo tramite il quale l'ipnosi produce un miglioramento dei sintomi e delle lesioni cutanee è legato alla regolazione del flusso sanguigno e di altre funzioni del sistema nervoso autonomo che normalmente non sono sotto il nostro controllo conscio.
In più, il rilassamento, che accompagna l'ipnosi, produce modificazioni positive nel funzionamento del sistema neuro-ormonale.
Infine, la terapia ipnotica aiuta a controllare abitudini scomode e ulteriormente lesive e a sviluppare una analgesia di lunga durata. Riducendo quindi l'entità dei sintomi quali il dolore ed il prurito, l'ipnosi riduce anche il carico di ansia al quale il paziente si trova continuamente sottoposto.

L'autore dello studio conclude che, pur non essendoci ancora dati certi per affermare che l'ipnosi possa diventare la terapia d'elezione in casi del genere, viene comunque dimostrata la sua efficacia come coadiuvante, soprattutto nei casi più resistenti e dove vi sia un significante fattore emozionale nello scatenamento della psoriasi stessa.
Io credo però che l’ipnosi sia un ottima terapia per imparare a gestire certe ansie e certi stress in senso preventivo. Insegnare l’autoipnosi in questi casi può essere una delle migliori forme di prevenzione. A volte la persona ha il timore che il costo sia elevato – è quello che viene affermato da molti medici anche – in realtà l’ipnosi è una terapia breve e i costi sono contenuti, rispetto a molte altre forme di terapia psicologica.

Fonte: Shenefelt PD , Dermatol Ther 2003 ; 16 : 114-122

09 gennaio 2006

Linguaggio ipnotico e canto; Ipnosi e musica

Musica e ipnosi, Biomusicologia

Per quale motivo il ritmo e la cadenza della voce dell’ipnotista possono essere molto importanti nell’ipnosi, sia classica che conversazionale? Azzardiamo un’ipotesi stimolata da un intervento di W. Tecumseh Fitch, biomusicologo, autore di ricerche e saggi sulla comunicazione animale.

Darwin aveva affrontato il problema dell’evoluzione del linguaggio umano e, come molti teorici dopo di lui, pensava che una facoltà così complessa non poteva essere nata già perfetta ma doveva aver attraversato una fase intermedia, quella che oggi chiamiamo protolinguaggio.
Notando che la musica era un universale umano, Darwin formulò l’ipotesi secondo la quale il protolinguaggio sarebbe stato simile alla musica e “i ritmi e le cadenze dell’oratoria deriverebbero da facoltà musicali sviluppatesi in precedenza”.
Per analogia con il canto degli uccelli, Darwin sosteneva che le prime capacità musicali fossero state rafforzate dalla selezione sessuale: “il ritmo e le note musicali sono state acquisite dai progenitori maschi o femmine dell’umanità allo scopo di incantare l’altro sesso”. Oggi si sa che il canto può avere anche una funzione di protezione del territorio.
Darwin sapeva anche che l’apprendimento è un elemento centrale sia del canto animale che del linguaggio umano e serve a distinguerli da altri cosiddetti canti (gibboni, rane, grilli), i quali sono innati.
L’idea darwiniana di un protolinguaggio simile alla musica è affascinante e coerente con i dati cognitivi e neurali che abbiamo a disposizione. Alla biologia e all’evoluzione della musica, cioè alla nascente biomusicologia, viene ormai rivolto l’invito a frequentare più assiduamente la biolinguistica, in modo da farci capire le basi biologiche della musica e soprattutto aspetti profondi e complessi del rapporto tra cognizione e cultura umana.

Un ipotesi interessante è che il linguaggio ipnotico, con i suoi ritmi, le sue cadenze e la sua “semplicità” sintattica, sia quello che più di ogni altro si avvicina al protolinguaggio. Questo spiegherebbe la sua possibilità di influire su aspetti profondi della nostra mente e della nostra esperienza.

Link: SconfinataMente

L'ipnosi nello sport: Giorgio Rocca trionfa

Ipnosi, Autoipnosi, Sport, Psicologia.

“Per uno che ama lo sci come lo amo io, non c'e' sensazione più bella che gareggiare e far fare agli sci proprio quello che voglio, sino a vincere. Scio, mi diverto e vinco, e' il massimo... E' stata qui la sensazione più bella, quella di far fare agli sci esattamente quel che voglio io”. Giorgio Rocca spiega così la sua magica serie di 4 successi consecutivi.

Lo stato di grazia di Giorgio Rocca, nella piena maturità dei suoi 30 anni, ha comunque varie spiegazioni. “Il nostro, quello dello slalomista, è uno sport particolare - spiega lo stesso Rocca - perchè la potenza fisica e la tecnica contano, ma conta moltissimo anche la testa, la capacità di gestire le emozioni, la capacità di attaccare di più o di meno, secondo le difficoltà che hai davanti, altrimenti salti”. Questo equilibrio tra aggressività e prudenza tattica Rocca ormai lo ha davvero raggiunto. Non si vincono per caso quattro gare in serie contro rivali agguerriti. Rocca ha un maturità agonistica ma anche una maturità umana che gli deriva dall’età, dal matrimonio con Tanya conosciuta fin dal liceo, dalla nascita due mesi fa del piccolo Giacomo e da tutta una serie di fattori tecnici. Tra questi ci sono gli sci di marca austriaca che Rocca ha da un paio di anni, quelli del Wunderteam. ‘è l’assistenza del preparatore atletico, Alberto Manzoni e c’è anche l’aiuto del professore Giuseppe Vercelli, psicologo dell’università di Torino che con una sorta di autoipnosi ha consentito a Giorgio al massimo la capacità di concentrarsi. Quando Rocca è al cancelletto di partenza di una gara stringe nei pugni i bastoncini e parte all’attacco lasciandosi alle spalle ogni cattivo pensiero, ogni incertezza, tutto concentrato soltanto su quel che ha da fare: vincere.

Sono molto contento che uno dei più bei simboli viventi dello sport italiano usi l’ipnosi con piena soddisfazione. Ciò contribuisce anche a sfatare il mito che l’ipnosi sia una specie di sonno oppure che sia ciò che Giucas Casella fa vedere in televisione. L’ipnosi può creare nella persona – nello sportivo in questo caso – uno stato di pieno accesso alle proprie risorse. Non sostituisce il talento personale, ma lo esalta.

Fonte della notizia: Ansa.

08 gennaio 2006

La dissociazione ipnotica in psicoterapia

Ipnosi, Psicoterapia, Dissociazione.

Quello di dissociazione è un concetto che assume significati differenti a seconda dell’argomento e del contesto. In generale si pensa alla dissociazione come a qualcosa di negativo, ma non è sempre così, perché con la stessa parola si possono indicare realtà differenti. A volte per dissociazione si intende qualcosa di positivo, come nel caso della dissociazione ipnotica.

La dissociazione ipnotica si manifesta con l’interruzione dei legami abituali fra la varie componenti psichiche e somatiche del comportamento umano e talvolta anche con la formazione di legami insoliti fra queste. In questo senso, la dissociazione è un aspetto fondamentale del cambiamento, perché allenta i legami fra le vecchie associazioni e permette la formazione di nuove associazioni che ne prendono il posto.

L’importanza degli aspetti dissociativi dell’ipnosi è tale che la stessa ipnosi è stata descritta da alcuni come una forma di dissociazione. Tuttavia, nella concezione attuale dell’ipnosi, l’aspetto dissociativo è considerato più come un fenomeno legato all’ipnosi, che come spiegazione della ipnosi stessa.

Esistono tre tipi fondamentali di dissociazione ipnotica, che vengono comunemente usati nella psicoterapia ipnotica (intellettivo-affettiva; mente-corpo; conscio-inconscio) a seconda dei problemi. Ognuna di queste dissociazioni viene usata per promuovere il cambiamento e per questo è seguita da fasi di ri-associazione, in cui nuove possibilità e risorse emergono per il paziente.

07 gennaio 2006

Quanto sei dipendente dal fumo? Un piccolo test

Se ti è capitato di volere una sigaretta a tal punto da fissare il posacenere e cercarne qualcuna che fosse solo parzialmente fumata, allora è sicuro che è ora di smettere.
Con l'ipnosi puoi diventare un non-fumatore senza guadagnare peso.

Primo e unico blog sull'ipnosi in Italia

Curiosità su questo blog

Una doppia soddisfazione, visto che Psicoblog uno dei primi due blog di psicologia.

06 gennaio 2006

Tutti possono andare in trance e essere ipnotizzati?

Ogni persona vive quotidianamente delle esperienze normali di modificazione dello stato di coscienza (comune trance quotidiana). Tali esperienze naturali costituiscono le risorse personali per andare in ipnosi.

Tuttavia, fare esperienza di una induzione ipnotica è differente dalla trance spontanea. Alcune persone possono avere delle difficoltà a entrare in trance deliberatamente (in modo non spontaneo o automatico) e in presenza dell’ipnotista. Altri, al contrario, esaltano le proprie doti ipnotiche insieme all’ipnotista e vengono definiti “virtuosi” dell’ipnosi, per la facilità con cui entrano in trance e per la “profondità” che raggiungono.

La variabilità nel grado di ipnotizzabilità dipende dalla relazione che si instaura tra il soggetto e l’ipnotista, dalle tecniche adottate e dalle caratteristiche personologiche del soggetto.

Va sottolineato però che il risultato di una buona terapia ipnotica non dipende dalla profondità della trance: in trance leggera, infatti, possono essere utilizzate comunque le caratteristiche ipnotiche della persona, le sue “trance spontanee” e, infine, un ipnosi di tipo “conversazionale”.

05 gennaio 2006

Ipnosi clinica e ipnoterapia: per quali problemi o disturbi?

Ipnosi, Ipnoterapia, Ipnositerapia, Indicazioni

Tutti i problemi psicologici caratterizzati da una sostanziale modificazione psicogena dello stato di coscienza sono tra le psicopatologie in cui l’ipnosi è considerata trattamento d’elezione (disturbo di personalità multipla, amnesie e fughe psicogene).

L’ipnoterapia è altrettanto efficace per i disturbi post-traumatici da stress e per tutte quelle psicopatologie in cui sono evidenti momenti di depersonalizzazione o di derealizzazione (ad esempio attacchi di panico, attacchi bulimici, rituali ossessivi).

In generale tutte le psicopatologie che hanno un’evidente origine traumatica rispondono molto bene al trattamento svolto in stato di trance.

L’ipnositerapia è inoltre un efficace modello di psicoterapia nelle problematiche in cui l’elemento psicosomatico è centrale per l’azione diretta su molti sintomi invalidanti. Parliamo di disturbi d’ansia (ansia generalizzata, panico, fobie), disturbi dell’umore (depressione), disturbi del comportamento alimentare (bulimia, anoressia, obesità), e disturbi sessuali, oltre ai disturbi psicosomatici veri e propri.

Infine, l’ipnosi può essere utilizzata per i problemi della coppia e nella terapia familiare. L'ipnoterapia si colloca tra le cosiddette terapie brevi, ma può prevedere la possibilità di un approfondimento del lavoro psicoterapico.

04 gennaio 2006

Dieta e Ipnosi clinica: quale relazione?

Dimagrimento e Ipnosi.

L’ipnosi clinica può essere molto efficace nell’aiutare le persone a seguire una dieta o un programma quotidiano di attività fisica perché permette di intervenire sui meccanismi psichici alla base di un buon autocontrollo, prevenendo l’impulso ad abbuffarsi, gli “strappi alla regola”, il mangiare “per nervosismo” e la fame per noia.
L’ipnoterapia può inoltre promuovere il mantenimento dei risultati raggiunti: è possibile eliminare o ridurre al minimo i rischi di riattivare vecchie abitudini alimentari e favorire la nascita di nuovi comportamenti più adatti.

03 gennaio 2006

La visualizzazione aiuta a smettere di fumare

Visualizzazione, Fantasie guidate, Immaginazione guidata, Fumo, Ipnosi.

Una ricerca suggerisce che alcuni fumatori possono essere in grado di smettere di fumare visualizzando mentalmente se stessi nell’atto di smettere. Tramite una terapia di immaginazione guidata i fumatori hanno più del doppio di successo nell’astenersi dal fumo, a distanza di ben due anni, rispetto a chi ha usufruito di una normale consulenza.

L’immaginazione guidata consiste in un progressivo rilassamento muscolare e in esercizi di respirazione per calmare e focalizzare la mente. E’ l’equivalente di un “inizio” di ipnosi, di una trance leggera. Nello studio i partecipanti erano guidati a visualizzare se stessi in uno stato di salute mentre praticano esercizi o mangiano in modo corretto – senza fumare. Questo semplice esercizio guidato ha permesso al 26% dei partecipanti di smettere di fumare, contro il 12% di chi non aveva “immaginato”.

Questo studio prova che la visualizzazione è un valore aggiunto alla terapia. Purtroppo lo studio si ferma a quello che può essere definito come uno stadio iniziale dell’induzione ipnotica. Inoltre lo studio non analizza l’importanza di una seduta ipnotica che sia fatta su misura per la persona (e non semplificata, come accade a livello sperimentale).

Per i risultati dell’efficacia dell’ipnosi per smettere di fumare leggi questo post: Ipnosi e fumo.

Fonte: Reuters Health.