Nella trance sonnambulica il soggetto è apparentemente sveglio e reagisce all’ipnosi analogamente a un soggetto vigile non ipnotizzato.
Nella trance stuporosa, al contrario, il soggetto mostra un comportamento regressivo passivo (mancano comportamenti spontanei e iniziative). Tale stato ricorda la narcosi – e questo è il motivo per il quale l’ipnosi è stata associata al sonno – ed è ben distinto dal ritardo psicologico e fisiologico.
La trance profonda non è legata a maggiore suggestionabilità, né alla possibilità di esplorare vissuti profondi, ma soprattutto alla possibilità di evocare fenomeni tipici di questo stato, i quali possono essere utilizzati a fini terapeutici.
I fenomeni sono:
- possibilità di aprire gli occhi senza svegliarsi;
- distorsione temporale e pseudo-orientamento temporale;
- regressione d’età e rivivificazione;
- anestesia e dissociazione;
- scrittura automatica;
- allucinazioni positive e negative;
- amnesia;
- suggestioni post-ipnotiche.
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