09 gennaio 2006

L'ipnosi nello sport: Giorgio Rocca trionfa

Ipnosi, Autoipnosi, Sport, Psicologia.

“Per uno che ama lo sci come lo amo io, non c'e' sensazione più bella che gareggiare e far fare agli sci proprio quello che voglio, sino a vincere. Scio, mi diverto e vinco, e' il massimo... E' stata qui la sensazione più bella, quella di far fare agli sci esattamente quel che voglio io”. Giorgio Rocca spiega così la sua magica serie di 4 successi consecutivi.

Lo stato di grazia di Giorgio Rocca, nella piena maturità dei suoi 30 anni, ha comunque varie spiegazioni. “Il nostro, quello dello slalomista, è uno sport particolare - spiega lo stesso Rocca - perchè la potenza fisica e la tecnica contano, ma conta moltissimo anche la testa, la capacità di gestire le emozioni, la capacità di attaccare di più o di meno, secondo le difficoltà che hai davanti, altrimenti salti”. Questo equilibrio tra aggressività e prudenza tattica Rocca ormai lo ha davvero raggiunto. Non si vincono per caso quattro gare in serie contro rivali agguerriti. Rocca ha un maturità agonistica ma anche una maturità umana che gli deriva dall’età, dal matrimonio con Tanya conosciuta fin dal liceo, dalla nascita due mesi fa del piccolo Giacomo e da tutta una serie di fattori tecnici. Tra questi ci sono gli sci di marca austriaca che Rocca ha da un paio di anni, quelli del Wunderteam. ‘è l’assistenza del preparatore atletico, Alberto Manzoni e c’è anche l’aiuto del professore Giuseppe Vercelli, psicologo dell’università di Torino che con una sorta di autoipnosi ha consentito a Giorgio al massimo la capacità di concentrarsi. Quando Rocca è al cancelletto di partenza di una gara stringe nei pugni i bastoncini e parte all’attacco lasciandosi alle spalle ogni cattivo pensiero, ogni incertezza, tutto concentrato soltanto su quel che ha da fare: vincere.

Sono molto contento che uno dei più bei simboli viventi dello sport italiano usi l’ipnosi con piena soddisfazione. Ciò contribuisce anche a sfatare il mito che l’ipnosi sia una specie di sonno oppure che sia ciò che Giucas Casella fa vedere in televisione. L’ipnosi può creare nella persona – nello sportivo in questo caso – uno stato di pieno accesso alle proprie risorse. Non sostituisce il talento personale, ma lo esalta.

Fonte della notizia: Ansa.

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