08 novembre 2005

Ipnosi o collaborazione (compliance)?

La domanda che viene rivolta, in questo caso, è se l'ipnosi come fenomeno psicofisiologico esista o se non sia invece una semplice condiscendenza alle suggestioni dell'ipnotista.

Lynn & Sherman hanno affermato: "Di certo, se l'ipnosi non fosse altro che condiscendenza o finzione, non sarebbe di grande interesse a nessuno. Tuttavia, ciò che dell'ipnosi interessa alle teorie sociocognitive è precisamente l'alterazione soggettiva "creduta" che essa evoca". Nicholas Spanos, ricercatore di punta dell'aspetto socio-cognitivo, conclude: "i dati disponibili suggeriscono che la condiscendenza (compliance), di per sé, non spiega adeguatamente il comportamento ipnotico".

Medici e psicologi sanno che la collaborazione (compliance) è uno dei fattori del trattamento, con o senza ipnosi, e che le richieste rivolte al paziente devono essere valutate con cura. Ma oltre alla collaborazione, l'ipnosi genera una responsività speciale che merita una considerazione ulteriore.

Fonti:

  • Lynn, S.J., & Sherman, S.J. (2000). Clinical implications of sociocognitive models of hypnosis: Response set theory and Milton Erickson's strategic interventions. American Journal of Clinical Hypnosis, 42, 294-315. (Invited article, special issue on theories of hypnosis).
  • Spanos, N.P. (1991). A sociocognitive approach to hypnosis. In S.J. Lynn & J.W. Rhue (Eds.), Theories of hypnosis, (pp. 324-361). New York: Guilford.

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